Ho letto il libro "Le navi della vergogna" di Riccardo Bocca.Che dire?Ho ancora il magone.
Non solo perché sono nato a Paola, in Calabria, no.Perché questo libro non mette solo in luce l'affondamento nei mari del Sud Italia di navi cariche di scorie radioattive prodotte dalle industrie del Nord Italia (signori leghisti aprite le orecchie), no, no.
Mette in luce la complicità di uno Stato che avrebbe non solo tollerato questo ignobile traffico, ma addirittura anche collaborato con le mafie per risolvere un problema, quello del "ricovero" di scorie nucleari, diversamente non "gestibile".Servizi segreti, politica di altissimo livello, istituzioni, logge massoniche, imprenditori, faccendieri, militari, tecnici, mafiosi, tutti a formare un'unica grande coalizione del malaffare.
Prima di leggere questo libro avevo un'altra idea di questo scandalo.Ingenuamente pensavo che lo Stato non riuscisse a contrastare la 'ndrangheta ed i suoi smaltimenti illeciti, per incapacità o per mancanza di mezzi e di risorse.Dopo questa lettura molto istruttiva ho capito una cosa drammatica: se lo Stato volesse, sgominerebbe le mafie in qualche mese. Non estirpa la criminalità per schifosa convenienza.Consiglio la lettura di questo libro a tutti, ma soprattutto ai signori leghisti.