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Le nostre 38 proposte (sostenibili) anticrisi

Creato il 06 dicembre 2011 da Progettiambiente

Le nostre 38 proposte (sostenibili) anticrisiDa lunedì 12 dicembre è atteso il contributo di tutti su www.progettiambiente.it per aiutare il paese ad uscire dalla crisi all’insegna dello sviluppo sostenibile. Fino al 31 dicembre tutti possono dare il proprio contributo e costruire un piano partecipato di sviluppo sostenibile per il paese.

Di seguito le 38 proposte elaborate dallo Staff di ProgettiAmbiente.it!

Se volete leggerne una al giorno, seguiteci su twitter: prog_ambiente

 

Dissesto idrogeologico

1.   Proporre un piano di  il dissesto idrogeologico che porti nuovi posti di lavoro, così come fece il new deal americano con i grandi parchi nazionali:

Nuove tecnologie

2.   Incentivare il riutilizzo di scarti agricoli e di terreni marginali per la produzione di biogas e bioplastiche come attività secondarie nelle attività produttive;

Rifiuti e recupero

3.   Espandere e finanziare il progetto Last Minute Market per ridurre i rifiuti e aiutare le famiglie indigenti in tutte le regioni d’Italia;

4.   Estendere il SISTRI a tutte le categorie produttive, creando sistemi semplificati per le unità produttive più piccole, e introdurre di più marcate sanzioni derivanti dal mancato rispetto delle sue prescrizioni;

5.   Stabilire un sistema di raccolta dei vuoti delle più diffuse tipologie di bottiglie in vetro e in plastica, con pagamento di cauzione all’acquisto e restituzione dei vuoti nei punti vendita (vedi modello Finlandese, deposit based recycling system) tale da disincentivare la non corretta separazione delle bottiglie;

6.   Promuovere la riduzione del packaging dei prodotti offrendo incentivi alle aziende produttrici in caso di commercializzazione di prodotti a packaging ridotto;

7.   promuovere iniziative per la vendita di prodotti alla spina attraverso comunicazione istituzionale a livello nazionale;

Agricoltura

8.   Predisposizione di sgravi fiscali nelle regioni meridionali per i coltivatori di agricoltura biologica certificata;

9.   Creazione di start-up con fondi finanziari significativi per lo sviluppo dell’agricoltura biologica in terreni improduttivi incolti o confiscati alla mafia per under 40 nelle regioni del Sud Italia;

Acqua

10.   Aumentare i canoni per l’estrazione di acqua minerale sul territorio con allineamento alla media europea con effetto immediato sui contratti delle multinazionali. Fissazione di un tetto massimo di profitto e di prezzo sulle bottiglie d’acqua minerale;

11.   Ristabilire al più presto metodologie omogenee per la definizione delle tariffe dell’acqua in seguito al vuoto normativo che ha abolito le ATO;

12.   Introduzione su tutto il territorio nazionale di un sistema tariffario a scaglioni che garantisca ovunque la dotazione minima di acqua e che colpisca pesantemente eccessi di consumo e sprechi;

Appalti e gare

13.   Rendere cogenti e operative le linee guida per il Green Public Procurement del Ministero dell’Ambiente, introducendo incentivi per le performance positive e sanzioni immediate per i settori non allineati;

14.   Incentivare la produzione di auto ibride elettriche;

15.   Rendere trasparenti (aperte al pubblico e trasmesse on line) tutte le fasi di assegnazione degli appalti pubblici ad ogni scala, in modo da ridurre l’impatto della criminalità organizzata, spesso colpevole di reati ambientali. Riformare le procedure del Codice degli Appalti in merito alle procedure antimafia;

Formazione e giovani

16.   Introdurre limitazioni ai viaggi internazionali per la realizzazione di master e corsi di formazione finanziati da Enti pubblici come condizione per la fornitura dei fondi: favorire formazione online e conference call;

17.   Istituire un database nazionale per contratti di apprendistato a tema ambientale grazie al quale gli studenti universitari possano accedere a posti di lavoro sponsorizzati da aziende private e istituzioni pubbliche;

18.   Investire nella ricerca ambientale: promuovere progetti applicati sul territorio per la prevenzione e sul mitigaggio degli effetti dei cambiamenti climatici nella nostra penisola;

19.   Facilitare l’accesso al credito per giovani imprenditori con progetti innovativi e sostenibili.;

20.   Diffondere la consapevolezza dell’importanza di ridurre l’impatto ambientale e sociale dei nostri consumi, attraverso una sensibilizzazione ed un incentivo di realtà come farmer’s market, gruppi di acquisto solidale, filiere del commercio equo e solidale, banche etiche, attraverso attività di educazione ambientale e civica sul modello dei CEA della Regione Emilia-Romagna;

Enti pubblici

21.   Approvare il disegno di legge sulla contabilità ambientale degli Enti pubblici;

22.   Incentivare le certificazioni e l’accesso ai documenti on-line per ridurre lo spreco di carta ed evitare inutili spostamenti (di cose e persone) e per  favorire lo sviluppo di nuove piattaforme di diffusione delle informazioni on-line;

Energie rinnovabili

23.   Promuovere un Gruppo d’Acquisto Solidale integrato su scala nazionale, con relative facilitazioni legislative e procedurali nonché economie di scala significative, per l’acquisto di pannelli solari termici e fotovoltaici;

24.   Abbandonare definitivamente l’idea del nucleare e promuovere la produzione, la gestione e l’utilizzo (senza sprechi) locale di energia;

25.   Introdurre un piano strategico nazionale organico per le energie rinnovabili come già presentato da diversi paesi in tutto il mondo. Allineamento degli obiettivi ambientali con la linea europea del 20-20-20.

Aree protette

26.   Elevare il ruolo della Divisione Programmazione e Sviluppo delle aree naturali protette a vero e proprio ente di gestione e coordinamento delle Aree Protette italiane con i seguenti obiettivi: incentivare il turismo e l’edicazione ambientale, ridurre costi di gestione e aumentare la disponibilita’ e la condivisione delle risorse monetarie e umane;

27.   Destinare alle aree protette capitoli di spesa sufficienti per svolgere al meglio le proprie attività di protezione dell’ambiente e sostegno di modelli socio-economici sostenibili, attraverso anche attività turistiche e di educazione ambientale, nonché di agricoltura sostenibile e di qualità;

Partecipazione

28.   Promuovere la partecipazione locale alla gestione del territorio tramite il servizio civile volontario;

Produzione sostenibile

29.   Istituzionalizzare i gruppi di acquisto solidale e sostenibile in modo tale da ridurre sprechi e rendere i prodotti “green” accessibili ad un numero maggiore di persone;

30.   Aumento significativo degli sgravi fiscali per le aziende che adottano Sistemi di Gestione Ambientale, completano valutazioni sul Ciclo di Vita del Prodotto e che si riforniscono con acquisti verdi;

 

Design urbano e costruzioni

31.   Orientare la pianificazione urbana, attraverso norme specifiche e sistemi di incentivi, in modo tale da evitare l’urbanizzazione di aree vergini (green field) e promuovere invece il recupero di aree già edificate ma dismesse;

32.   Incentivare interventi edilizi volti a migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni (intervento che stimolerebbe anche questo importante settore economico), rendendo obbligatoria la certificazione energetica come da modello lombardo;

33.   Promuovere la nuova realizzazione o il rinnovo di aree residenziali in edilizia convenzionata, con criteri di sostenibilità ambientale e sociale (co-housing…) anche attraverso sistemi di gestione coordinata da società terze per abitazioni di studenti e anziani;

Reati ambientali

34.   Inasprire tutte le pene legate ai reati ambientali dolosi e colposi, in quanto reati contro la collettività.;

 

Aree marginali

35.   Diffondere il principio della necessità di politiche strategiche e non assistenzialiste per i territori marginali di montagna, in quanto potenziali laboratori di sostenibilità e di un modello economico a ridotto impatto ambientale (per la produzione di energie rinnovabili, produzioni alimentari tipiche e biologiche, turismo naturalistico);

Mobilità

36.   Promuovere la riduzione dell’utilizzo dell’automobile per gli spostamenti urbani, attraverso un’adeguata informazione ed un potenziamento delle reti di trasporto pubblico, su tutti attraverso la promozione dell’uso della bicicletta;

37.   Liberalizzare il mercato del trasporto ferroviario;

38.   Introdurre, sul modello svizzero, disincentivi al trasporto di merci su gomma, favorendo trasporti intermodali basati sulla ferrovia.


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