Italia e Santa Sede firmano i Patti lateranensi
• Nell’anniversario dell’apparizione di Nostra Signora di Lourdes (11 febbraio 1858), oggi a mezzogiorno nella Sala dei Papi del palazzo di San Giovanni in Laterano sono stati firmati gli accordi fra La Santa Sede e lo Stato italiano che «risolvono ed eliminano la Questione romana». Si tratta di un Trattato politico, di una Convenzione finanziaria e di un Concordato che tra l’altro istituiscono la Città del Vaticano, rimborsano la Chiesa, riconoscono effetto civile al matrimonio religioso e impongono l’insegnamento della religione nelle scuole. [Leggi il comunicato ufficiale]• Per l’Italia ha firmato Benito Mussolini, per la Santa Sede il segretario di Stato cardinale Pietro Gasparri. Altri componenti delle delegazioni: Alfredo Rocco, ministro Guardasigilli, Dino Grandi, sottosegretario al ministero degli Esteri e Francesco Giunta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’Italia; mons. Francesco Borgoncini Duca, segretario per gli affari ecclesiastici straordinari, mons. Giuseppe Pizzardo, sostituto della Segreteria di Stato e il prof. avv. Francesco Pacelli, giureconsulto, per la Santa Sede. [Leggi l’avvenimento ora per ora]
• Anziché Palazzo Chigi o il Vaticano è stato scelto il Palazzo del Laterano. «Una zona neutra a fianco della Basilica-madre della cristianità». La legge delle Guarentigie ha concesso il palazzo, sede del vescovo di Roma, in usufrutto della Santa Sede (1871). [Cds 12/2/1929]
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1870-1925. I rapporti fra Stato e Chiesa
1926-1929. Le trattative fra Stato e Chiesa
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