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Le Notizie nel Villaggio

Creato il 11 dicembre 2011 da Pedroelrey

Ieri nel tardo pomeriggio ha iniziato a circolare sul Web la notizia della morte di Paolo Villaggio, il celebre attore genovese noto ai più per aver incarnato per circa un decennio la rappresentazione dell’impiegato frustrato e succube con il personaggio Fantozzi.

Notizia che in breve tempo si è diffusa a macchia d’olio attraverso social media e social network come ormai consuetudine anche nel nostro Paese.  Sappiamo ormai a quest’ora che si è trattato di una doppia bufala sia perchè in realtà Paolo Villaggio, fortunatamente, gode di ottima salute, che in virtù del fatto che l’ANSA, alla quale era stata originariamente attribuita la diffusione della notizia, non è assolutamente responsabile come segnala Fabio Chiusi dal suo Blog.

Come ho avuto modo di dire a commento della falsa informazione sono dinamiche che evidenziano quale sia il risultato della corsa a primeggiare sul filo dei secondi e’ la bufala di Paolo Villaggio dell’ANSA. Velocità vs Accuratezza.

Al di là del caso specifico, si tratta infatti di dinamiche che in Rete, ed in particolare su Twitter, eletto ormai come “news wire”, fonte informativa che primeggia rispetto a quelle tradizionali, si  manifestano con buona frequenza.

Interessante caso di studio è quello realizzato dal «The Guardian», pubblicato un paio di giorni fa, che ha preso in esame la diffusione di notizie false attraverso Twitter quest’estate in occasione dei disordini nei sobborghi delle principali città di tutta l’Inghilterra.

Sono state analizzate 7 notizie false ed un totale di 2,6 milioni di tweets [qui la metodologia usata] dando luogo ad una visualizzazione interattiva di straordinaria bellezza ed efficacia che dimostra come si diffondano, in particolare in momenti di crisi e/o di tensione, notizie eccessivamente amplificate se non del tutto false.

Se da un lato il vantaggio della Rete è quello di consentire al pari di una rapida diffusione altrettanto una veloce correzione o smentita degli errori, come l’analisi svolta dal quotidiano anglosassone conferma, dall’altro lato si evidenzia la necessità di privilegiare l’accuratezza rispetto alla tempestività, la verifica al primato della diffusione in tempo reale. Necessità alla quale sono istituzionalmente deputati fonti d’informazione ufficiali e giornalisti, che nell’era del citizen’s journalism, dell’informazione diffusa, non deve mai essere dimenticata da tutti coloro, da tutti noi che diffondiamo contenuti e notizie sul Web.

Credo che sia arrivato il momento di stilare un decalogo, partendo dalla base offerta da Timu, una sorta di codice di autodisciplina, in tal senso, prima di restare schiacciati non solo sotto il peso dell’infobesità ma anche di quello delle bufale. Se siete d’accordo con me lasciate pure gentilmente un segno della vostra disponibilità nello spazio dei commenti, o se preferite su Facebook; sarà mia cura contattarvi nei prossimi giorni per collavorare [NON è un  refuso] sul tema.

Le Notizie nel Villaggio


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