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Le Notizie su Twitter

Creato il 05 marzo 2014 da Pedroelrey

New­swork, asso­cia­zione per il mar­ke­ting dei quo­ti­diani nazio­nali del Regno Unito, ha con­dotto uno stu­dio: “New­sOn­TheT­weet”, ricerca tesa a veri­fi­care se e  come la piat­ta­forma di micro­blog­ging da 140 carat­teri stia bene­fi­ciando le testate gior­na­li­sti­che della Gran Bretagna.

La ricerca si è com­po­sta di 3 fasi: una di audi­ting, di ana­lisi del data­base degli utenti di Twit­ter per iden­ti­fi­care i com­por­ta­menti messi in atto, una qua­li­ta­tiva, di inter­vi­ste ad hoc, ed una quan­ti­ta­tiva, basata su 1200 uti­liz­za­tori rap­pre­sen­ta­tivi della popo­la­zione nazionale.

Fatte le oppor­tune tara­ture sulle dif­fe­renze tra la realtà d’oltremanica e quella del nostro Paese i risul­tati sono comun­que d’interesse.

Com­ples­si­va­mente, quasi tre quinti, il 59%, dei 15 milioni di utenti di Twit­ter nel Regno Unito seguono almeno un quo­ti­diano a dif­fu­sione nazio­nale o un gior­na­li­sta e hanno il dop­pio delle pro­ba­bi­lità di tweet­tare, di essere utenti attivi, rispetto a quelli che non lo fanno. Va da sè che non rispon­der­gli, non dia­lo­gare con que­sti sog­getti, al di là di ogni altra pos­si­bile con­si­de­ra­zione, espone a rischi mag­giori che quando si ha una pla­tea di fol­lo­wers passivi.

Le per­sone seguono le per­sone. La rela­zione umana, anche se mediata, il “met­terci la fac­cia”, è fon­da­men­tale; è bene non dimen­ti­car­selo mai. Infatti, men­tre il 35% degli iscritti a Twit­ter segue l’account uffi­ciale di un quo­ti­diano, si sale al 49% per quanto riguarda il seguire uno, o più, giornalisti.

Il cor­ri­spon­dente di cal­cio del «Daily Tele­graph», Henry Win­ter, ha 652 mila fol­lo­wers, con­tro le 427 mila per­sone che seguono l’account prin­ci­pale del Tele­graph. Allo stesso modo, l’editorialista del «The Times», Cai­tlin Moran, ha 490.000 fol­lo­wers su Twit­ter, quasi tre volte le 172.000 per­sone che seguono l’account del quo­ti­diano britannico.

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Le per­sone seguono i pro­pri interessi,e non i vostri, i nostri [dei gior­nali]. Con­sta­ta­zione banale sulla quale però molto spesso si sci­vola, mi pare. Infatti, ad esem­pio, Alcuni “sub-brand” dei gior­nali nazio­nali hanno più fol­lo­wers di quanti ne abbia il loro mar­chio prin­ci­pale, come Mir­ror­Foot­ball  con 275mila seguaci con i 110mila del «Daily Mirror».

Il brand più seguito di un quo­ti­diano nazio­nale [com­presi i prin­ci­pali e sub-brand] è quello del Guar­dian Tech­no­logy con 2.14 milioni di fol­lo­wers, con­tro il prin­ci­pale del The Guar­dian con 1.97 milioni, e l’account dedi­cato alla moda del «The Times», @TimesFashion, con 1.62 milioni di followers.

Twitter Motivazioni d'uso

Secondo quanto riporta il  «Tele­graph», l’amministratore dele­gato di New­sworks, Rufus Olins, ha detto che Twit­ter ha avuto un “rap­porto spe­ciale” con i gior­nali. “Siamo immersi nelle noti­zie”, ha detto. “Vogliamo essere i primi a cono­scere ma anche essere gui­dati da com­pren­sione e inter­pre­ta­zione degli esperti. La com­bi­na­zione di news­sbrand e Twit­ter aiuta a tenerci infor­mati e a for­marci delle opi­nioni. Gli appro­fon­di­menti di que­sto stu­dio mostrano che Twit­ter e new­sbrands sono deci­sa­mente più forti insieme”.

Se ben uti­liz­zato, aggiungo io. La spe­ci­fi­ca­zione non è mai ovvia. Buon lavoro.

#New­sOn­TheT­weet from New­sworks
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Pier Luca Santoro
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