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Le nove stelle (di Marco Siena)

Creato il 27 gennaio 2012 da Mcnab75

Le nove stelle (di Marco Siena)

Le nove stelle
di Marco Siena
Butterfly edizioni
200 pagine, 14 euro

Sinossi

Chris e il ricordo di un abbraccio che non c’è più. Laura e le storie rimaste in sospeso nel loro passato. La vita tranquilla di Chris viene improvvisamente scossa dall’arrivo di Rusty. L’amico ritrovato sembra però nascondere molti segreti…

Commento

Punto 1: Marco è un mio amico. Ve lo dico così vi risparmio la fatica di documentarvi. Quindi se vi dirò che il libro mi è piaciuto potreste ragionare da uomini liberi, e pensare che è vero, oppure potreste farvi cullare dalla cultura del sospetto e smettere di leggere ora.
Punto 2: In questa recensione ci sarà qualche spoiler.

Le nove stelle è un romanzo intenso. Questa è la parola adatta per descriverlo, se dovessi fermarmi limitarmi a un commento soltanto. Ma per fortuna noi abbiamo tempo e spazio, quindi l’analisi sarà più approfondita.
Non so se questo libro rientri nella categoria delle “storie di formazione”. Direi di no, visto che il protagonista è un ragazzo fatto e finito, sulla trentina, e non un bambino. Tuttavia ci sono alcuni piacevoli elementi che fanno da collegamento con il filone appena citato. C’è un ritorno ai luoghi dell’infanzia, con Chris che, conclusa un’importante storia d’amore, decide di trascorrere Capodanno nel paese che frequentava da piccolo. C’è anche un altro ritorno, più metaforico, quello degli amici di gioventù, che sono sempre troppo vicini o troppo lontani nei ricordi di ciascuno di noi.
Poste queste due basi, Le nove stelle va altrove e lo fa piuttosto liberamente, trasformandosi in una storia di perdizione e di redenzione.

Dilettandomi nella scrittura so quanto è difficile mettere su carta i sentimenti umani, specialmente l’amore, senza diventare stucchevoli o, viceversa, troppo cinici. Quel che mi ha stupito dello stile di Marco è l’estrema capacità di sintetizzare scorci di viva, reale (o realistica) vita di coppia in un condensato di duecento pagine. La storia di Chris e Laura, coi suoi alti e coi suoi bassi, è priva di quella sgradevole patina glitterata tipica del paronormal romance. E’ una storia come tante, come potrebbe essere quella di un qualunque lettore. Quindi il senso di immedesimazione è forte e ci spinge a voltar pagine.

Ma Le nove stelle ovviamente non è soltanto un libro d’amore. Come ho detto è soprattutto una parabola di perdizione, con Rusty, l’amico d’infanzia del protagonista, che lo spinge sempre più a liberarsi dall’imprinting etico/morale, per vivere una vita fatta di eccessi e di assenza di regole.
L’atmosfera decadente che si respira attorno a Rusty aumenta di pagina in pagina, in un crescendo di sospetti e verità taciute che si trasformano infine in una ragnatela che avvolge Chris.

Fin qui tutte le cose belle del romanzo, che è costruito in modo sapiente e vibrante. C’è qualcosa che non mi piaciuto? Sì, qualcosa sì. La svolta “paranormale” del finale, per quanto indispensabile alla storia, poteva lasciare il posto a una conclusione da vero e proprio thriller esistenzialista. Si sarebbe evitato l’ingombrante deus ex machina della creatura non umana che gioca col fato dei mortali. Al contempo, sempre sul finale, si ha l’impressione di trasformare una piacevolissima corsa a ostacoli in una gara fin troppo veloce, sui 100 metri. Insomma, si arriva un po’ col fiatone.

Dettagli, si capisce. Sono solo piccoli appunti personali che non inficiano in alcun modo il voto, senz’altro positivo, a un romanzo gradevole e sentito, che di certo esula la definizione di “puro intrattenimento”, osando nel porre qualche domanda di quelle importanti, sulla vita, sull’amore, sulla morte.
Una volta c’era uno scrittore molto in gamba che utilizzava l’horror per veicolare queste tematiche. Si chiamava Stephen King, ma poi è morto.


Filed under: libri, recensioni

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