Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del Nuovo Codice Appalti. Il percorso non è finito qui: deve passare dal Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari, dalla bollinatura e dalla firma del Capo dello Stato. La delega scade il 18 aprile e servono esattamente 45 giorni per concludere questo lungo iter.Il Codice Appalti entra in vigore il 18 aprile e si applica da quello stesso giorno.
Clicca qui per leggere il testo del Codice Appalti approvato ieri (3 marzo) in CdM (il codice in vigore in precedenza conteneva più di 600 articoli, in nuovo Codice Appalti ne contiene 217)
Codice Appalti: novità sul concorso di progettazione
Molti articoli del testo sono dedicati ai concorsi di progettazione. Il principio alla base di tutto è che nel concorso di progettazione per i lavori pubblici vengono richiesti solo progetti o piani con livello di approfondimento pari a quello di un piano di fattibilità tecnica ed economica, cioè progetti definitivi.
Sempre per quanto riguarda la progettazione, il Nuovo Codice Appalti promuove la qualità architettonica, anche tramite i concorsi, limitando gli appalti integrati.
Codice Appalti: i requisiti di accesso alle gare
Le nuove regole rendono più difficile la vita agli operatori economici. Emerge un sistema che affida molti poteri di verifica alle pubbliche amministrazioni.
Le pubbliche amministrazioni hanno prerogative nuove. La Pubblica Amministrazione potrà scandagliare la condotta dell’impresa: chi ha causato, con le sue carenze in fase di esecuzione, la risoluzione anticipata di un contratto potrà essere fermato.
La stazione appaltante potrà dimostrare che l’impresa:
- si è resa colpevole di gravi illeciti professionali o di significative carenze in un precedente contratto,
- ha concluso accordi e ha posto in essere pratiche per falsare la concorrenza,
- ha tentato di influenzare un’aggiudicazione,
- si trova in una situazione di conflitto di interessi.
Ci sono altre indicazioni da aggiungere, che non sono però vere e proprie novità. Le stazioni appaltanti escludono in ogni momento dalla partecipazione ad appalti o subappalti di soggetti condannati in via definitiva per alcuni reati come partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione, frode, reati terroristici, riciclaggio, lavoro minorile e le violazioni gravi, definitivamente accertate, in materia fiscale o di contributi previdenziali.
Peseranno anche il rispetto degli obblighi di carattere ambientale indicati dal nuovo Codice Appalti, il fallimento o l’attivazione di una procedura di insolvenza o di liquidazione. Sono esclusi i concordati con continuità.
Il Nuovo Codice Appalti incentiva il debat publique con la pubblicazione on line dei progetti e della consultazione pubblica nelle comunità locali interessate al progetto stesso.
Per le altre novità introdotte dal Nuovo Codice Appalti leggi Nuovo Codice Appalti, ecco il testo approvato dal CdM
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