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Le nuove indagini, i vecchi amici

Da Matteobortolotti @bortolotti
LE NUOVE INDAGINI, I VECCHI AMICI

Prima che cominci la nuova serie di racconti tratta da “Il Mistero della Loggia Perduta”, permettetemi di presentarvi gli amici del mio protagonista… Il protagonista non serve che ve lo presenti, occupa già abbastanza spazio!

LO ZIO MORTE

Lo Zio Morte non si è sempre chiamato così. Una volta era il Professor Morte. Lo chiamavano così i ragazzi che frequentavano lo stesso liceo di Matteo Bortolotti. Forse per la testa ossuta e perennemente rasata, lucida come un teschio di scena, forse per la sua ipocondria che lo faceva vagheggiare di danni permanenti alle vie respiratorie provocati dalla polvere del gesso. Lo Zio Morte ora è un giovane pensionato che si è ritirato dall’insegnamento e passa le sue giornate nel suo scantinato a coltivare la sua passione per i libri antichi, l’esoterismo… E le lapidi che restaura per hobby. Dice che lo distraggono. Balbetta, suda molto e chiama Matteo “scrittorino”. Ogni inizio di mese ha una nuova rara malattia che lo affligge, ogni fine mese scopre che no, forse non c’è l’ha. Forse era solo nella sua testa pelata. Lo Zio Morte è così, un tipo non facile, ma senza di lui Matteo spesso non riuscirebbe a sapere cosa succede nella Bologna segreta delle sette e dei maghi, degli antichi codici e degli artefatti. Lo Zio Morte è il più grande archivio vivente che ci sia. Quando non brontola. Quando non si lamenta. Quando si ricorda quel che voleva dire.

Lo Zio Morte vi aspetta ne “Il Mistero della Loggia Perduta” e nelle nuove indagini che stanno per arrivare. Fra il nero e il mistero, ovviamente.


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