Oggi vi propongo altre commedie di Aristofane: “Le Nuvole”, “Le vespe” e “Le donne al parlamento”.
“Le Nuvole” venne rappresentata per la prima volta ad Atene nel 423 a.c. ; è giunta fino a noi la seconda versione dell’opera.
Il vecchio contadino Strepsiade è disperato perché è inseguito dai creditori a causa dei soldi che il figlio dilapida nelle corse dei cavalli; non sapendo a chi rivolgersi per avere aiuto, decide di mandare il figlio alla scuola di Socrate.
Inizialmente il figlio rifiuta e quindi Strepsiade decide di andare lui stesso, nella speranza di imparare l’arte del parlare e rivoltare i discorsi a proprio piacimento e quindi raggirare i creditori.
Aristofane fa una satira divertente e pungente sulle nuove filosofie del suo tempo che secondo lui consistono in discorsi vuoti su questioni di pochissima importanza; dà anche una sferzata sul comportamento dell’ateniese medio che, tutto preso dal proprio utilitarismo, non riesce a guardare nient’altro che il suo interesse personale.
Interessanti anche “Le vespe” portata sulle scene nel 422 a.c. , in cui Aristofane prende di mira i giudici e la loro illusione di utilità sociale, e “Le donne al parlamento”, messa in scena ad Atene nel 391 a.c. in cui un gruppo di donne riesce a convincere gli uomini a cedere loro il potere di governare la città: da qui una serie di cambiamenti radicali e divertenti.
Le Nuvole e altre commedie
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