Uno dei siti in cui sono state trovate tracce dei Garamanti
(Foto: Progetto Trans-Sahara)
Il Professor David Mattingly, della Scuola di Archeologia e Storia Antica dell'Università di Leicester, è da tempo impegnato nella ricerca delle tracce di un antico popolo africano chiamato Garamanti, i cui insediamenti risalgono a più di 3000 anni fa. I primi ritrovamenti sono stati fatti nella campagna di scavo del 2011. Il progetto del Professor Mattingly è stato finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca ed è iniziato proprio nel 2011. Finora è stato scoperto un patrimonio di conoscenza circa l'Africa pre-islamica, tra cui la formazione dei primi stati, le tracce delle migrazioni di popolazioni e degli scambi commerciali attraverso le piste del Sahara.
Fortificazione attribuita ai Garamanti
(Foto: Progetto Trans-Sahara)
Gli archeologi hanno iniziato le loro ricerche nel sud della Libia, dove sorgevano le roccheforti dei Garamenti, tribù nomade che viveva in campi sparsi tra le dune del Sahara centrale. I Garamanti praticavano l'agricoltura nelle oasi, sfruttando fonti idriche fossili per irrigare le colture. La loro abilità si manifestava anche nella lavorazione dei metalli e nella produzione tessile, delle quali è stata trovata testimonianza parimenti nelle oasi. Anche il commercio era parte importante nella vita dei Garamanti. Essi avevano legami solidi con i paesi Mediterranei e le zone sub-sahariane. I Garamanti erano estremamente civilizzati, possedevano una lingua scritta ed avevano anche forme d'arte e di tecnologia. Vennero sottomessi da Cornelio Balbo nel 19 a.C. e costituivano una federazione con a capo un re. La loro capitale era Garama, odierna Germa.