Sarà pure vero che, come insegnavano già gli antichi greci, l’opinione non è una conoscenza certa. E sarà – ma non ci credo – che esistono alcuni “liberali” che darebbero la loro vita perché anche le idee con le quali non sono d’accordo possano essere espresse.
Fatto sta che le “opinioni eretiche” di Michele Rallo contenute in un volume che raccoglie i suoi “zibaldoni” pubblicati dal 2011 al 2013 sulla stampa trapanese meriterebbero di circolare più di quanto non l’abbiano già fatto perché contengono un grado di “verità” superiore a quelle mediamente circolanti sui medesimi argomenti trattati.
Idee chiare, dirette ed appassionate, il che non guasta in tempi d’ipocrite “oggettività” e “scientificità”, espresse con un linguaggio accessibile anche al proverbiale “uomo della strada”. Il quale, purtroppo, non avendo idee “sue” ma abbeverandosi a quelle dei famosi ed “autorevoli opinionisti” viene da questi abituato a pensare a tutto quel che non dovrebbe interessarlo, o ad interpretare ciò che invece lo tocca direttamente in base a categorie e criteri di giudizio falsati e distorti.
In altre parole, “economisti”, “sociologi” e “politologi” di casa sui “grandi giornali”, ben selezionati a monte, svolgono il compito di rendere alternativamente “complicato” quello che, in realtà, è assai semplice da capire; ma anche estremamente “banale” quello che, al contrario, necessiterebbe d’una analisi un tantino più approfondita.
In queste Opinioni e rievocazioni, ripubblicate suddivise per argomenti a cura del Centro Provinciale Studi “Giulio Pastore” di Trapani (Via Corollai 8 – 91100 Trapani), il lettore non troverà le solite banalità e parole d’ordine messe in giro dal circo mediatico in materia di “Europa”, “globalizzazione”, “immigrazione” e “primavere arabe”, tanto per citare alcuni dei temi sui quali Michele Rallo predilige intervenire.
Non servono paginate interminabili per spiegare lo scenario nel quale il suddetto “uomo della strada” si ritrova immerso fino al collo, ovvero quello della “crisi”. Bastano infatti due-tre pagine, che con cadenza regolare ed insistenza battano sempre sui soliti tasti, perché quelle sono le ‘piaghe’ nelle quali l’onesto commentatore mosso da amor di Patria e di Verità dovrebbe ficcare il ‘dito’.
Per questo Rallo insiste in maniera ‘ossessiva’ sulla questione della “sovranità”. Perché a quella è stata disabituata in ogni modo la maggioranza degli italiani.
La truffa del cosiddetto “debito pubblico”, le “riforme” invocate e perseguite da “destra” e “sinistra”, gli oramai regolari “scandali della politica”, la “esportazione della democrazia”, la “politica dell’accoglienza” ed il “terrorismo islamico” sono così, nella prosa dell’Autore, le sfaccettature di quella “crisi” prescritta da chi ha tutto l’interesse a cacciare gli Italiani (e gli europei tutti) in un marasma di durata indefinita al termine del quale, quando e se si placherà, vi sarà una parodia di “pace perpetua” sotto le insegne del mondo ridotto a “mercato” e dell’uomo, conseguentemente, trattato alla stregua di una merce.
Da dove parta quello che a tutti gli effetti è un piano perseguito con particolare metodicità e senza esclusione di colpi Michele Rallo lo ripete in continuazione. Si tratta del dominio da imporre su ogni popolo, incluso il nostro, da parte delle elite finanziarie che si servono in particolare degli Stati Uniti come braccio armato per imporre una “globalizzazione” che altro non è se non l’imposizione di un modello disumano a tutto vantaggio di pochi e a detrimento di molti.
Quei molti che, felici di andare a votare per zuppa o pan bagnato, non sospettano minimamente che i giochi, al di là delle fortune di questo o quel politico, si decidano in altre sedi rispetto a quelle istituzionali della “democrazia”.
Una “democrazia” che l’Autore stesso, Deputato al Parlamento della Repubblica dal 1994 al 2001, ha potuto saggiare quanto sia vuota e parolaia quando nei fatti tutto il potere risiede nelle mani di pochi “signori del denaro” che, per giunta, lungi dal palesarsi per quello che sono mettono su un teatrino ad uso e consumo della limitata capacità di comprensione del poveraccio-medio che, manipolato da “opinionisti” di professione pagati profumatamente ed illuso ogni tot anni con la nuova edizione dei “ludi elettorali”, si spera possa almeno procurarsi una copia di questo libro per cominciare a riordinare le idee su quanto concerne il bene suo e di tutti i suoi connazionali.
Michele Rallo, Opinioni e rievocazioni. Tre anni di collaborazione alla stampa trapanese (2011-2013), Centro Provinciale Studi “Giulio Pastore”, Trapani 2014, pp. 358.
Tagged as: biblioteca eurasia, Enrico Galoppini, Eurasia, eurasia rivista di studi geopolitici, michele rallo