Nell’ ultimo capitolo della saga “Le origini dell’uomo.. una pseudo teoria” ci occuperemo di testimonianze scritte o verbali del passato cui trovare indizi di giganti ovvero extraterrestri presenti nella storia e all’origine dell’umanita’.
Prima di descrivere le testimonianze remote è necessario stabilire se queste abbiano una loro validità, il fatto è piuttosto complicato, in quanto si dovremmo fidare della persona che ha scritto e tramandato le vicende passate.
l’ipotesi di giganti o alieni comprende un periodo storico in cui la scrittura ancora non e’ stata inventata, per cui diventano particolarmente importante quello che ci è pervenuto oralmente e che poi in un secondo momento è stato trascritto da storici o pseudo tali, tanti passaggi che comportano il rischio di inquinare la verità; questa e è appunto il
problema della mitologia:
Mitologia e’ il termine con cui si indica lo studio dell’insieme di narrazioni quasi sempre orali ma anche letterarie dei miti, ovvero racconti che descrivono l’origine del mondo ,l’origine dell’uomo e cosa non meno importante il rapporto dell’uomo con le divinita’
La scienza è dibattuta da sempre circa l’importanza da dare ai miti, ovvero se hanno un valore soltanto teologico oppure storico :
il primo nasce dall’ipotesi che l’uomo primitivo si sia posto il problema della sua origine, non trovando risposte razionali abbia sviluppato motivi soprannaturali quali divinità; le seconde invece considerano i miti come fatti storici mescolati a elementi fantasiosi che non devono essere interpretati in senso letterale, ma rappresentano concetti morali necessari a stabilire principi e regolare le prime forme di società.
A mio avviso queste ipotesi hanno un grosso difetto: danno per certo l’origine di tali miti, ovvero che siano stati creati dall’uomo, questa mia constatazione a prima vista sembrerebbe folle se non si considera la sostanza dei miti, cioè non si considera che questi data la struttura letteraria, la complessità, il significato ,la bellezza intrinseca delle narrazioni ,utilizzate anche da scrittori moderni come ispirazioni per libri oltre alla evidente fine ed elevata capacità intellettuale di chi li ha creati, sono poco compatibili con le quelle dell’uomo che presumibilmente viveva nell’epoca in cui i miti sono originati, possibile che una mente semplice possa avere creato un patrimonio che è presente, come sostiene la teoria di Jung, nella personalità ovvero nell’inconscio collettivo dell’uomo da epoche remote fino ad oggi,del resto ritengo che sia improbabile o poco intelligente che l’uomo, per descrivere la storia delle sue origini, si crei un padrone cui obbedire ciecamente, infatti nei miti l’uomo è creato solo per soddisfare le esigenze ovvero i capricci di quest’ultimo.
La cosa più importante ovvero grave è che questo fatto è uguale in tutte le narrazioni delle grandi civiltà del passato, forse è più logico ipotizzare che non sia stato l’uomo ma un’altra entità ad aver avuto tutti i motivi e vantaggi per crearli ed utilizzarli: immaginiamo o riprendiamo l’ipotesi che l’uomo sia stata creato in laboratorio, geneticamente da extraterrestri, questi avrebbe avuto un grosso problema, quello di dover educare la loro creatura, ovvero supponendo che essa sia stata creata allo scopo di essere utilizzati per lavori pesanti, quale estrarre trasportare è lavorare risorse naturale, necessita che questo motivo sia ben presente nei pensieri della stessa, ovvero e’ necessario convincerla che sia stata creata proprio per soddisfare le esigenze dei loro creatori. Fingersi Dei o qualcosa di sovrannaturale è un ottimo metodo per convincere la neonata creatura umana ad ubbidire alle loro esigenze, quindi da questo punto di vista i miti sono dei metodi di insegnamenti atti a educare l’umanità e tramandare questi insegnamenti anche alle future generazioni, diventando patrimonio dell’umanità , sempre presente nell’inconscio collettivo, addirittura con questa ipotesi possiamo stabilire che sono gli stessi miti ad essere prova dell’esistenza di giganti ovvero di entità extraterrestri nella nostra storia.
Ma per provare se questa ipotesi sia valida e’ necessario stabilire che tutti i miti delle diverse civiltà siano derivate da un’unica esperienza, cioè che siano originate da un’unica fonte.
E’ palese che tutti i diversi miti sono abbastanza simili , ma trovare similitudini o elementi simili in miti di civilta’ , che a causa della distanza, avrebbero potuto stabilire dei contatti dai quali ipotizzare che abbiano copiato l’una dall’altra , costituisce indizio sicuramente valido
Convergenza mitologia greca-cinese
Le dee Nüwa(cina) e Atena(Grecia) sono praticamente identiche. Entrambe dee della musica e della fecondità (Atena lo era in tempi arcaici). La prima era inoltre qualificata come Imperatrice Divina e sposa di Yu il Grande, fondatore della dinastia Xia. Atena, le leggende vogliono fosse associata a qualche sovrano. Nüwa era inoltre considerata Grande Saggia, come Atena era la dea della saggezza.
Secondo un famoso mito cinese, una figlia di Shennong di nome Nüwa annegò nel mare Orientale mentre passeggiava sulla riva. Si trasformò in un uccello, il jingwei, che somigliava a un corvo . Secondo una leggenda greca raccontata da Ovidio, una figlia del re passeggiava su una riva quando il dio del Mare cercò di violentarla. Lei si trasformò in una cornacchia, uccello simile al corvo. Questa figlia del re e’ associata ad Atena, la quale è stata vittima di un tentativo di stupro commesso da Héphaïstos
La somiglianza di Yi l’arciere econ l’eroe greco Eracle è stata osservata da molto tempo. Sono entrambi eroi solitari e cacciatori di mostri. Come Eracle, Yi ha affrontato un certo numero di «fatiche». Come Yi, Eracle era un arciere. Non volendo scendere sotto terra dopo la sua morte, Yi si recò presso la Regina-Madre d’Occidente e ottenne da lei delle pillole d’immortalità, ma la sua sposa Chang’e gliele rubò. Similmente, Eracle arrivò a rubare le mele dell’immortalità, che erano proprietà della dea Hera, ma le restituì per ordine di Atena. Questi due eroi, che avrebbero potuto evitare la morte, ebbero entrambi una fine tragica. Secondo alcuni testi cinesi, Yi fu assassinato dalla sua sposa Fufei (citata sopra, che sarebbe quindi equivalente a Chang’e) e da Han Zhuo, (l’amante di Fufei). Allo stesso modo, Eracle fu ucciso dalla sua sposa Deianira e dal Centauro Nesso, che aveva cercato di violentarla. È importante anche notare che le «fatiche» di Yi sono conseguenti alla lotta di Huangdi contro Chiyou. Yi ha ucciso il Grande Serpente divoratore di stelle, mentre Huangdi ha vinto Chiyou, che cercava di impedire al sole di salire in cielo. È così dunque che Yi è diventato re durante una spedizione nel bacino del Tarim e che Huangdi era la versione divina del re. Questo stesso parallelismo esiste nella mitologia greca: così come il dio Apollo ha ucciso il serpente Pitone vicino ad una sorgente, il re Cadmo ha ucciso un serpente che custodiva una sorgente nel sito di Tebe. Apollo era spesso chiamato “sovrano”, il che non accadeva per suo padre Zeus.
Convergenza mitologia ittita-cinese
Le raffigurazioni di Fuxi e Nüwa(due dei tre augusti cinesi) sono situate nelle tombe del Tourfan, nell’Est della Cina. Sono datate dal IV all’VIII secolo d.C. Le due divinità hanno code di serpente. Fuxi tiene una squadra, simbolo del cielo maschile, Nüwa un compasso, simbolo della Terra, femminile. In alcune tombe degli Ittiti datate intorno ai 4000 anni fa, si trovano raffigurazioni simili di due gemelli, maschio e femmina,. Questi gemelli sono quelli che nei testi ittiti si identificano come dio del Sole e del Cielo e dea del Sole e della Terra.
Convergenza mitologia indoeuropea((celti, baltici, scandinavi, greci, italici….)- Mitologia Indiana
Troviamo lo stesso mito cosmogonico, ovvero l’universo creato da un gigante (l’Uomo cosmico):
Purusha gigante della mitologia indiana e cosi descritto nel libro decimo del Rig-Veda :
L’Uomo (Purusha) ha mille teste;
ha mille occhi, mille piedi.
Coprendo la terra da parte a parte
la oltrepassa ancora di dieci dita.
Purusha non è altro che quest’universo
Ciò che è passato, ciò che è a venire.
Egli è signore del dominio immortale,
perché cresce al di là del nutrimento.
La stessa identica descrizione viene fatta nel Grímnismál, o “Discorso di Grímnir” per descrivere il gigante Ymir della mitologia norrena:
Della carne di Ymir fu fatta la terra,
il mare del suo sudore, delle sue ossa le montagne,
gli alberi furono dai suoi capelli,
e il cielo del suo cranio.
Alcuni episodi essendo presenti nei svariati miti possono a mio avviso dare certezza che questi si siano realmente verificati
Il Diluvio per esempio oggi viene considerato come un fatto realmente verificatosi proprio perché e’ presente in tutti i miti:
Nella mitologia Norrena, esistono due diluvi separati. Secondo l’ Edda in prosa di Snorri Sturluson, il primo si ebbe all’alba dei tempi, prima che il mondo fosse creato. Ymir, il primo gigante, venne ucciso dal dio Odino e dai suoi fratelli Vili e Ve, e quando Ymir morì, perse così tanto sangue dalle sue ferite che anneggò quasi tutta l’intera razza di giganti, con l’eccezione del gigante di brina Bergelmir e di sua moglie, che scapparono su una nave e sopravvisserò, divenendo i progenitori di una nuova razza di giganti. Il corpo di Ymir venne usato per formare la terra mentre il suo sangue divenne il mare
Nella mitologia Greca: Deucalione e Pirra, rispettivamente figli di Prometeo e Epimeteo, erano due anziani coniugi senza figli, scelti per salvarsi dal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere l’umanità. Su ciò che avviene dopo il diluvio esistono due versioni, che comunque portano allo stesso epilogo. Secondo la versione di Igino Astronomo nelle Fabulae ,i due coniugi hanno, come premio per la loro virtù, diritto a un desiderio, ed essi chiedono di avere con loro altre persone; Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena, e queste non appena toccano terra si mutano in persone; in uomini quelle scagliate da Deucalione, in donne quelle scagliate da Pirra.
Nel mito Sumero dell’epopea di Gilgamesh, un antico re di nome Utnapishtim fu invitato dal suo dio personale a costruire un battello, nel quale avrebbe potuto salvarsi dal diluvio inviato dal consesso degli dei.
Nella genesi ebraica neanche a parlarne …. Noe’ l’arca e’ il diluvio
Puluga, il dio creatore presente nelle leggende delle tribù aborigene che abitarono le Isole Andamane, cessò di far visita a loro e senza avvertimenti mandò una devastante inondazione. Solo quattro persone sopravvissero: due uomini, Loralola e Poilola, e due donne, Kalola e Rimalola, che ebbero la fortuna di trovarsi su canoe. Quando scesero a terra scoprirono di aver perso il fuoco e tutti gli esseri viventi erano morti. Puluga allora ricreò gli animali e le piante, ma non diede loro ulteriori istruzioni, e non restitui loro il fuoco.
Le antiche civiltà cinesi concentrate attorno al Fiume Giallo vicino alla odierna Xian credevano che le alluvioni del fiume erano causate da draghi (rappresentanti dei) che vivevano nel fiume quando erano arrabbiati per gli errori commessi dagli uomini.
Nella mitologia del popolo maya si parla di un Gran Diluvio, inviato dal dio Huracan.
Nel manoscritto azteco chiamato Codice Borgia (Codice Vaticano), si racconta della storia del mondo divisa in età, l’ultima termina con un grande diluvio per mano della dea Chalchitlicue
Inoltre si parla del diluvio Nelle tradioni Batak, nel Mito dello Jakun, nel Mito dei Temuan, nel Mito del Kelantan e nella mitologia Mi’kmaq
Di conseguenza la leggenda del diluvio ha toccato tutti i continenti.
Se ipotizziamo il diluvio come fatto realmente accaduto proprio perché raccontato in tutti i miti, perché non considerare le stesse ipotesi riguardo i GIGANTI ? visto che anch’essi sono presenti in tutti gli stessi Infatti:
Nella mitologia Greca troviamo il gigante Cronos e i Ciclopi Bronte, Sterope , Arge e Polifemo
Nella mitologia Norrena, abbiamo gia descritto il gigante Ymir, ucciso dal dio Odino e dai suoi fratelli Vili e Ve, il gigante di brina Bergelmir e di sua moglie, che scapparono su una nave e sopravvissero, divenendo i progenitori di una nuova razza di giganti, inoltre la tradizione mitologica norrena prevede che nell’ora del Ragnarök, il “crepuscolo degli dèi” che porrà fine al mondo, i giganti attaccheranno la divina città di Ásgarðr, uscendo vittoriosi dallo scontro
Nella mitologia Egizia alcune divinita’ come Ra e Osiride vengono rappresentati come giganti lo stesso dicasi per i Dei Annunaki della mitologia Sumera,
Mitologia Cinese: la creazione del mondo fu dovuta dalla fine del gigante Pangu. Il suo soffio divenne vento e nuvole, il suo occhio destro il Sole, il suo occhio sinistro la Luna, i suoi quattro arti i quattro angoli del mondo, il suo sangue e il suo sudore il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro
Nella mitologia Maya troviamo i giganti Quinatezmin. I giganti sono menzionati anche nei Mahabharata, testi sacri thailandesi. Gli antichi Caldèi parlano di un gigante chiamato Irdubar. In India, abbiamo gia parlato di Purusha, ed infine nella mitologia basca i giganti vengono chiamati in causa per spiegare i Megalitici dolmen e i menhir.
L’esistenza di giganti così come il diluvio è un’evidenza omogenea dei miti di tutti i continenti, possibile sia solo una comune fantasia?
Fin qui abbiamo parlato di fonti che hanno origini verbali , adesso cercheremo di sviluppare ovvero di cercare il giganti in fonti scritte ovvero in scritti che ci sono pervenuti, la cui veridicità è garantita dall’autore :
La “lista dei Re di Manetone “ ci e’ pervenuta grazie a storici quali Giuseppe Flavio , Sesto Giulio Africano ed Eusebio . Nel 270 a.c. il secondo Re Tolomeo incaricò un sacerdote egizio, chiamato Manetone dai greci, di scrivere la storia dell’Egitto. Manetone attingendo da antichi testi egizi, divide la storia Egizia in due parti. Nella prima descrive la storia partendo dal 3100 a.c con il primo faraone Menes fino a quelli della XVIII dinastia, tale lista grazie ad altri cartigli egiziani e ritrovamenti archeologici viene considerata come valido documento storico, ma cosa interessante nella seconda parte egli descrive che la storia egizia inizia 10.000 anni prima del diluvio universale , indicando l’esistenza di dei e semidei come gli antesignani dei faraone, la storia non esclude che questi sebbene divinizzati siano realmente esistiti ma si deve considerare che Manetone li descrive come esseri scesi dal cielo. Antichi sovrani dotati di poteri sovrannaturali, o forse soltanto di una tecnologia piuttosto avanzata tale da farli apparire come dei e provenienti dal cielo corrispondono esattamente all’identikit di alieno.
Nel Canone di Torino (Papiro dei Re), abbiamo una cronaca che non si discosta molto da quella di Manetone. La cronaca inizia allo stesso, con i nomi degli dei e dei semidei, ai quali sono attribuiti regni di leggendaria lunghezza. Anche qui Menes è considerato il fondatore della monarchia egizia.
Simile e’ “la Storia di Babilonia”, un’ opera in tre volume di cui sono sono giunti frammenti rilevanti grazie a Abideno e Alessandro Polistore ;scritta da Berosso, sacerdote e scriba cui fu incaricato di sviluppare la storia della mesopotamia e in generale delle terre facenti parte dell’ impero di Alessandro Magno, pote’ attingere a famose e ben fornite biblioteche tra cui quella famosa di Harran in Turchia . Anche in questo caso, il diluvio rappresenta lo spartiacque della storia che inizia secondo Berosso circa 430 000 anni prima del Diluvio, quando dieci sovrani antidiluviani regnarono per tempi lunghissimi, misurati in saroi, ossia in periodi di 3600 anni. Dei scesi sulla terra avevano assunto il ruolo di consiglieri dei sovrani, insegnando agli uomini tutti gli elementi della civiltà. Dopo il diluvio le durate dei regni diminuiscono e sono misurate in neroi, ossia in periodi di seicento anni. Si giunge infine a personaggi storici; in particolare si sono conservati frammenti rilevanti relativi al periodo di Nabucodonosor II e Nabonedo.
A differenza di Manetone e del Canone di Torino, Beroso fa una dettagliata descrizione di questi individui per cui non ci lascia dubbi.
Secondo il sacerdote un individuo chiamato Oannes con due teste ovvero una umana sotto una dalle somiglianze di un pesce grazie al suo “uovo cosmico” giunge sulla terra e insegna l’uomo ad esercitare le arti, ad innalzare templi, edificare città, ad istituire delle leggi, e a fissare i limiti dei campi con sicure regole, a seminare, e a raccogliere i grani ed i frutti, diventando di fatto consigliere dei Re, Oannes e il primo di dieci simili individui che accompagneranno lo sviluppo tecnologico del popolo .
In ogni caso sia se considerati fantasia o realta’ gli scritti di Beroso riguardo la figura di Oanness trovano conferme in numerose tavolette Sumere e anche alcune statuine sembrerebbero rappresentarla. Non solo, i Filistei adoravano una creatura anfibia chiamata Dagon (o Odakon),che aveva coda di pesce e corpo umano.
Dagon termine simile di “Dogon”, nome di una tribù del Mali che adora il Nommo, un essere superiore dal corpo di pesce, propiziatore di tutta la loro cultura, che tornò tra le nuvole all’interno di un “uovo rovente”,
similmente i Telchini, personaggi anfibi della mitologia greca, figli di Ponto e Talassa (o di Gea) che abitavano sull’isola di Rodi.
Nella versione etiope del “Libro di Enoch” l’omonimo patriarca biblico fu “rapito in cielo da un vento impetuoso e portato in una Grande Casa di cristallo, alla presenza dei Figli dei Santi” chiamati Osannes o Osannini ed infine una curiosità riguardo il termine Osanna, famoso saluto di reverenza e adorazione che, nel Nuovo Testamento, le folle rivolgono a Gesù Cristo che entra a Gerusalemme .quale espressione di augurio e di salvezza, deriverebbe dal termine “Hoshana”, ma che alcuni studiosi hanno ipotizzato essere derivato da oannes in quanto in un versetto del Vangelo Apocrifo chiamato gli “Atti di Pilato”, si narra di quanto Gesù entrò a Gerusalemme nella veste di emissario di Dio e di come il popolo lo acclamò chiamandolo “Oannes che vieni dall’alto dei cieli”.
Ricapitolando: per quel che concerne la storia del loro popolo dopo il diluvio, gli scritti di Manetone, il Canone di Torino e quelli di Beroso sono ritenuti documenti validi ai fini storici e tutti hanno una parte dedicata alla storia Pre-diluviana con uno stesso elemento fondamentale per le nostre ricerche, cioe’ extraterrestri all’origine della nostra storia: solo una coincidenza di fantasiosi storici del passato?
Non poteva mancare per le nostre ricerche ovviamente la Bibbia ovvero l’antico testamento ,ma prima di descrivere figure di giganti o extraterrestri, cerchiamo di capire se la Bibbia può essere considerata soltanto un libro a carattere religioso oppure anche storico.
La Bibbia (l’antico testamento) possiamo considerarla come una specie di enciclopedia oppure una raccolta di narrazioni di diversi autori che di volta in volta si sono susseguiti nel compito di tramandare l’esperienza ovvero il passato del popolo ebraico.
Per poter capire l’antico testamento bisogna analizzare il popolo ebraico il cui Dio è sempre presente attivamente nella loro vita, quella di tutti giorni. Praticamente esiste una simbiosi tra il popolo e divinità, per cui la bibbia rappresenta lo specchia di questa societa’ ovvero un insieme di fatti storici ed elementi di fantasia ai quali attribuire un insegnamento religioso, per cui la difficolta di chi debba fare ricerche storiche utilizzando la bibbia, sta nel fatto di stabilire e dividere fatti storici da leggende a carattere morale
Il fatto che la bibbia sia un documento storico e’ provato da numerose prove archeologhe quali: La rivolta dei Moabiti contro Israele descritta nel secondo libro dei re ( 1,18): “Dopo la morte di Acab Moab si ribellò a Israele” e’ confermata dalla Stele di Mesha dove un’iscrizione riporta la vittoria di Mesha , re di Moab, su “Omri re di Israele” colpevole secondo l’iscrizione di aver oppresso il popolo del gia citato Moab.
Inoltre Nella riga 31 della stele troviamo un riferimento alla “Casa di Davide” famosa e sempre annoverata nella bibbia confermata dalle iscrizioni in aramaico su una tavoletta commemorativa rinvenuta a Tel Dan datata IX secolo a.C.,
il saccheggio del faraone Shishak dei tesori del Tempio di Gerusalemme descritto nel Primo Libro Dei Re (14,7) e’ confermato da una citazione sulle mura del Tempio di Amun a Tebe, in Egitto.
La campagna del re assiro Sennacherib contro le citta fortificate di Giuda descritto nel secondo libro dei re (18,8 ), nelle Cronache (32) e Isaia (37) è confermata dal Il Prisma di Sennacherib chiamato anche Prisma di Taylor in onore del colonnello Taylor che lo scopri’ nel 1830 le cui sei facce rettangolari descrivono proprio l’assedio che il re assiro pose a Gerusalemme .
La caduta di Gerusalemme per mano di Nabucodonosor, re di Babilonia descritto nel 2 libro dei re (24,9) è riportata in tavolette chiamate le “Cronache Babilonesi” dove per altro ci sono molte conferme di narrazioni bibliche: l’assassino di Sennacherib ( ISAIA 37:37-38,) la caduta di Ninive (profeti Nahum e Sofonia 2:13-15); la battaglia di Carkemish (secondo libro dei re 24,25) e la caduta di Babilonia(daniele 5) .
Infine La liberazione degli schiavi in Babilonia per mano di Ciro il Grande descritta nei libri di Esdra (1,1) e’ riportata sul cilindro di Ciro.
Accanto a questi fatti storici comprovati da reperti archeologici , troviamo fatti di fantasia necessari per introdurre concetti o principi religiosi, per esempio l’episodio della distruzione di Sodoma e Gomorra è una chiara condanna all’omosessualità, in tema di giganti la sfida fra Davide pastorello israelite e Golia, temuto gigante guerriero Filisteo alto 6 cubiti, rappresenta un concetto religioso che spiega la potenza della “fede”, ovvero che grazie alla fede nel signore, anche le imprese più disperata possono essere realizzate.
Inoltre possiamo sostenere che questo gigante non sia reale, proprio per le scarsità di notizie riguardo le sue origini ,cosa diversa per gli altri giganti descritti nella bibbia in maniera molto dettagliata.
Proprio per capire se le figure di giganti presenti nella bibbia sono solo un modo per rappresentare un concetto religioso ci fidiamo delle interpretazioni teologiche che in relazione agli stessi, la gran parte delle volte non da nessun tipo di spiegazione:
libro del profeta Amos( II, 9) : “Eppure io ho sterminato davanti a loro l´Amorreo, la cui statura era come quella dei cedri, e la forza come quella della quercia….”
Libro di Samuele (XXI, 20): “Ci fu un´altra battaglia a Gat, dove si trovò un uomo di grande statura, che aveva sei dita per mano e per piede, in tutto ventiquattro dita: anch´egli era nato a Rafa”
Libbro delle Cronache (XX, 6): “Perché Og, re di Basan, era rimasto l´unico superstite dei Refaim. Ecco, il suo letto, un letto di ferro… è lungo nove cubiti secondo il cubito di un uomo”
Numeri (XIII,33): “vi abbiamo visto i giganti, i figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro”
Deuteronomio (8II,109) : “Prima vi abitavano gli Enim: popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anakiti…”
I Refaïm, gli Emim sono giganti che troviamo anche in Genesi (XIV, 5) : “Nell’anno quattordicesimo arrivarono Chedorlaomer e i re che erano con lui e sconfissero i Refaim ad Astarot-Karnaim, gli Zuzim ad Am, gli Emim a Save-Kiriataim”.
Nelle “ versione dei Settanta” , che costituisce tuttora la versione liturgica dell’Antico Testamento per le chiese ortodosse orientali di tradizione greca ,utilizzata anche da S. Agostino, la parola “Emim” e’ tradotta con i termini Gigas (Giganti) e Titanes (Titani), piu’ chiaro di cosi…..
Per ultimo descriverò quello che a mio avviso la descrizione più dettagliata di giganti dove per altro e’ interpretata in diversi modi:
Nella (Genesi VI,1): 45
“Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di
Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero.
Allora il Signore disse: ‘Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e
la sua vita sarà di centoventi anni’. C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo
- quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli:
sono, questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.”
Sono chiari i riferimenti ai Giganti, un fatto che potremmo ipotizzare come casuale e isolata fantasia dell’autore, se non che, questa citazione e’ confermata e maggiormente dettagliata dal Libro di Enoch.
Il libro di Enoch è un insieme di scritti apocrifi pubblicati in tre distinti testi ( 1- Enoch o Enoch etiope-2 Enoch o Enoch slavo- 3 Enoch o Apocalisse ebraica di Enoch) cui il piu’ antico risale al I secolo a.C. e nessuno dei quali e’ accolto negli attuali canoni biblici ebraico o cristiano.
Non si conosce per certo l’autore di questi scritti, per qualcuno è il patriarca Enoch discendente di Set, il terzo figlio di Adamo ed Eva nato dopo l’assassinio di Abele, piu’ probabile e’ che il nome Enoch sia stato attribuito per garantire prestigio e autorita’ agli scritti . Non potendoci fidare dell’onestà degli antichi per capire se l’autore o gli autori hanno o no, un’autorità o prestigio alla pari di chi ha realizzato la bibbia analizziamo prove in altri documenti:
Enoch è citato esplicitamente nella Lettera di Giuda: “ Profetò anche per loro Enoch, settimo dopo Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue miriadi di angeli per far il giudizio contro tutti, e per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà che hanno commesso e di tutti gli insulti che peccatori empi hanno pronunziato contro di lui “ (Giuda 14-15)
Nel nuovo Testamento precisamente nelle lettere agli Ebrei (11:5) troviamo: “Per fede Enoc fu trasportato via, in modo da non vedere la morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via. Prima infatti di essere trasportato via, ricevette la testimonianza di essere stato gradito a Dio”.
il libro di Enoc è stato citato anche da alcuni padri della Chiesa: Taziano (110-172 d.C.), Ireneo vescovo di Lione (115-185), Clemente di Alessandria (150-220), Tertulliano (160-230), Origene (186-255), Lattanzio (260-330) hanno approvato ed utilizzato nelle loro opere gli scritti contenuti in 1 Enoc. E’ evidente che presso i primi cristiani questi scritti come quelli canonici della bibbia erano tenuti in grossa considerazione.
Dopo aver stabilito l’autorevolezza del libro e del suo autore, riassumiamo brevemente lo stesso: descrive le vicende di Enoch prescelto dal signore nel compilare libri, con i quali insegnare e tramandare molta della Divina conoscenza all’uomo. Alla fine del viaggio che porterà lo stesso a scoprire l’universo, tutta la terra e il modo come essi stessi funzionano , fu avvertito dal signore di un imminente catastrofe, il diluvio voluto per punire l’umanità satura di peccati.
Il Libro di Enoch è formato da 6 sezioni e sottosezioni :
La prima sezione e’ indicata come il Libro dei Vigilanti , è datata a inizio-metà del II secolo a.C
La seconda sezione, il Libro delle Parabole , è stata composta nel I secolo a:c. 46
La terza sezione è il Libro dell’Astronomia o Libro dei Luminari Celesti di inizio II secolo a.C.
La quarta sezione, il Libro dei Sogni datata a fine II-inizio I secolo a.C.
La quinta sezione, la Lettera di Enoch (cc. 91-104), risale probabilmente alla prima metà del I secolo a.C.
e infine la sesta sezione viene talvolta indicata come Apocalisse di Noè. Compare nelle versioni copte ma non greche
Per la nostra ricerca circa i giganti e interessante la sezione “il libro dei vigilanti”, ovvero la sottosezione… Ia
è precisamente i versetti 6-7-8 che guarda caso:
6. 200 angeli, figli del cielo, decidono di unirsi con le figlie degli uomini .Scendono sul monte Hermon (in Palestina). Semeyaza, loro capo, assieme a Urakibaramel, Akibeel, Tamiel, Ramuel, Danel, Ezeqeel, Suraquyal, Asael, Armers, Batraal, Anani, Zaqebe, Samsaweel, Sartael, Turel, Yomyael, Arazeyal.
7. Gli angeli si uniscono con le donne che generano giganti di 300 cubiti (1 Cubito ebraico = 44,45 cm; 300 cubi=circa.134 metri). I giganti turbano l’armonia degli uomini e del creato.
8. Azazel e altri angeli insegnano agli uomini metallurgia e altri saperi (incantesimi, astrologia). Corruzione degli uomini causata dai giganti.
È palese che quanto precedentemente illustrato nella Genesi VI,1 è confermato con maggiori dettagli dal libro dei vigilanti
Ma non c’è due senza tre, infatti ciò che è descritto nei due libri su cui già ci siamo soffermati è confermato da un terzo scritto , Il Libro dei Giubilei o Piccola Genesi, testo ebraico-cristiano considerato canonico solo dalla Chiesa copta, mentre e’ apocrifo dalle rimanenti confessioni cristiane, stilato nel II secolo a.C. da un uomo che fu testimone degli eventi storici che si verificarono in quel secolo, Interpreta la storia del mondo dalla creazione all’esodo Ebrei dall’Egitto, dividendola in giubilei ovvero in periodi di 49 anni.
Nel Libro dei Giubilei capitolo IV troviamo:
16. E nell’undicesimo giubileo Yared prese in moglie Baraka, figlia di Rasuyal, figlia della sorella di suo padre , nel quarto settennio di questo giubileo e costei, nel quinto nell’undicesimo giubileo Yared prese in moglie Baraka, figlia di Rasuyal, figlia della sorella di suo padre , nel quarto settennio di questo giubileo e costei, nel quinto settennio, nel quarto anno del giubileo, gli generò un figlio ed egli lo chiamò Enoc.
17. Egli fu il primo, fra gli uomini nati sulla terra, ad imparare la scrittura, la dottrina e la scienza e affinché gli uomini conoscessero i periodi degli anni secondo la regola di ogni luna, scrisse nel libro i segni del cielo secondo la regola delle lune .
18. Egli fu il primo a scrivere le notizie (lett.: testimonianze) e le fece ascoltare alla umanità, nelle famiglie della terra, e indicò i settenni dei giubilei, indicò i giorni degli anni, così come noi gli avevamo indicato.
19. Egli vide il passato ed il futuro in visioni notturne, in sonno, e quel che accadrà all’umanità , alle sue generazioni, fino al giorno del giudizio. Tutto egli vide e conobbe, lo scrisse e lo pose a testimonianza, sulla terra, per l’umanità e le sue generazioni.
I versetti sopra certificano il personaggio Enoch, ma a noi interessa soprattutto ciò che scritto
nel v capitolo versetti 1 e 2
1. E fu quando i figli dell’uomo cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero ad essi delle figlie (che) gli angeli del Signore le videro nell’anno uno di questo giubileo (e), poiché erano belle a vedersi, si presero mogli fra tutte quelle che scelsero ed esse generarono loro dei figli e questi erano giganti .
2. E crebbe la malvagità sulla terra e tutti gli esseri corruppero il loro modo di vivere, dagli uomini agli animali, alle fiere, agli uccelli e fino a tutti quelli che si muovono sulla terra. Tutti corruppero il proprio modo di vivere e le proprie regole e presero a divorarsi fra loro; la malvagità aumentò sulla terra e i pensieri della mente di tutti (furono) egualmente, in ogni tempo, malvagi.
Dal fatto che diversi libri raccontano lo stesso episodio, ovvero che gli angeli o figli di Dio prendono in moglie le figlie degli uomini e dalla loro unione nascono il giganti, possiamo stabilire due ipotesi: considerare che l’episodio stesso sia un fatto storico ovvero realtà oppure un fatto di fantasia, necessario agli autori per introdurre un concetto religioso. Per risolvere tale dubbio analizziamo le diverse interpretazioni date, quali quella religiosa, quella scientifica è infine quella ufologica. Per quanto riguarda l’interpretazione religiosa ebraica, studiosi hanno ipotizzato che i giganti sono alcune delle figure
pagane derivate dalla primitiva religione ebraica presenti nella prima elaborazione della torah e eliminati nelle successive edizioni , questa ipotesi però sbatte contro il principio dell’assoluta immutabilità anche di una singola lettera della Bibbia proprio perche’ la torah e’ stata rivelata direttamente da Dio, è difficile ritenere possibile il fatto che l’autore abbia trasgredito a tale principio inserendo elementi pagani, ovvero sostenere che alla base della Bibbia ci sia un iniziale Eresia .
Secondo l’interpretazione religiosa cattolica è da escludere che le divinità scese dal cielo unitesi con le figlie degli uomini siano angeli, proprio perché secondo la tradizione cattolica gli stessi non possono procreare, ciò è dedotto dagli insegnamenti di Gesù: “gli angeli non si sposano” (Matteo 22:30) e : ” i resuscitati non si sposano nel cielo, ma sono come gli angeli” (Luca 20:34-36).
Alcuni ritengono più probabile che la frase nella Genesi (VI,1): ” i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero” ,voglia indicare “i figli di Dio” come i discendenti di Set, mentre ” le figlie degli uomini” come le discendenti di Caino , secondo la tradizione cattolica per volere di Dio queste due discendenze non potevano unirsi in matrimonio, aver trasgredito questo imperativo è stata la causa della punizione divina ovvero il diluvio. Anche questa ipotesi lascia perplessi: Non spiega come è possibile che dall’unione di uomini e donne ( non entita’ divine) possono nascere dei giganti termine che non lascia nessun dubbio circa la sua interpretazione, in quanto nei vari episodi in cui compare e’ associato dalla bibbia e dal libro di Enoch ad esseri incredibilmente alti.
Interpretazione scientifica:
alcuni studiosi hanno ipotizzato che i giganti fossero i pochi neandertaliani sopravvissuti al processo dell’evoluzionismo di Darwin, precisamente un mito dovuto dall’incontro dell’uomo moderno con uno sparuto numero di superstiti di Homo sapiens neandertalensis che data la loro caratteristica fisica (erano tozze e forti creature) si ipotizza essere stati considerati dall’uomo moderno come figure mitologiche la cui memoria è stata tramandata fino ad essere stata trascritta nei vari libri.
Alcuni recenti studi hanno dimostrato che la convivenza dell’uomo sapiens neandertalensis moderno non è un fatto occasionale, per cui è difficile credere che l’uomo moderno abituato alla presenza dell’uomo sapiens neandertalensis che comunque aveva tratti somatici simili, abbia sviluppato leggende su di essi.
Mi sono riservato per ultimo l’interpretazione ufologica: in questo caso la descrizione di angeli provenienti dal cielo può essere interpretata letteralmente, considerando cioè che questi esseri non provengono da luoghi metafisici come il paradiso, bensì letteralmente provengono dallo spazio, siano stati considerati come qualcosa di soprannaturale appunto per la già citata superiore tecnologia, l’ipotesi del tutto umana e forse anche più logica è che essi si siano innamorati delle grazie delle donne terrestri, generando esseri ibridi ovvero i giganti che educati dal loro padre alieno abbiano raggiunto un notevole sviluppo intelletuale e tecnologico trasmesso poi all’umanità, infine un’altra ipotesi probante e che il i giganti siano una tappa intermedia di una sperimentazione genetica che ha portato alla creazione dell’uomo necessario per soddisfare esigenze di extraterrestri.
Fine anzi no:
La Saga delle origini dell’uomo una pseudo teoria tratta argomenti non nuovi, che potete benissimo, con maggiori dettagli, consultare in numerose riviste, libri e siti. L’unico mio merito, scuserete la mia presunzione è quello di aver unito con sequenza logica tutto ciò che riguarda l’ipotesi aliena alla base dell’origine dell’uomo, spiegando come è sorta questa ipotesi e il metodo utilizzato da studiosi per sviluppare ricerche al fine di comprovarle, infatti il difetto di molti divulgatori di ricerche ecologiche e quello di trattare in modo separato senza nesso logico è continuita’ queste ipotesi dando la sensazione a chi li legge di affrontare temi di fantasia oltre di provocare difficolta’ nel comprendere la logica di tali ricerche. in realtà i ricercatori ufologi non sviluppano le proprie ipotesi leggendo attraverso le palle di cristallo interpellando le carte o il fondo delle tazzine da caffè, bensì con un metodo simile a quello utilizzato da stimati ricercatori scientifici, con la differenza di sviluppare ipotesi alternative che per onestà morale definisco pseudo teoria. La mia intenzione nello scrivere questa saga è proprio quello di sconfiggere alcune considerazioni fatte da divulgatori scientifici circa il fatto che gli ufo sono solo credenze, chiunque abbia studiato le ipotesi ufologiche in maniera seria pur non essendo convinto delle stesse ha potuto constatare la complessità della materia che è spesso collegata a quelle scientifiche quale la fisica, l’astronomia, la storia e biologia….. per cui è un mondo estremamente lontano da quello dei maghi o taroccatori, sostenere quindi che gli ufo siano solo una credenza, significa non affrontare tali argomenti con l’umiltà necessaria ma con una convinzione sbagliata che porta a ritenere di saper di tutto e tutto anche in ambito scientifico, in ogni caso è un male non solo per i divulgatori stessi che esprimono tale giudizio nel convincersi di qualcosa non vero, ma anche per i loro seguaci o fans che meriterebbero un’informazione in ambito ufologico più precisa, veritiera e imparziale.
fine
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Le origini dell’uomo..una pseudo-teoria. 2^ Parte: Antikythera, il computer del passato”
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Le origini dell’uomo..una pseudo-teoria. 4^ Parte: Sulle tracce dei Giganti
fonti da cui ho tratto l’ispirazione per le origini dell’uomo… una pseudo teoria:
per citazioni o riferimenti storici biblici ho utilizzato la sacra Bibbia edizione CEI-UELCI
per il libro di Enoch : Wikipedia è il sito www.intratext.com
inoltre : “l’ultima profezia” di Zecharia Sitchin edito da PIEMME 49
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