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Le ortensie, Hernández Felisberto, La nuova frontiera

Creato il 05 aprile 2014 da Atlantidelibri

“Quel che è certo è che non so come costruisco i miei racconti, perché ciascuno di essi ha una vita eccentrica e tutta sua. Ma so che vivono in lotta con la coscienza per evitare gli stranieri da lei raccomandati.”

si resta sempre un poco sospesi nel leggere i libri (pochi, purtroppo), di Felisberto Hernandez. Le storie che offre al lettore scivolano tra la banalità della realtà, varcano un sottile, a volte inconsistente confine, ed eccoci trascinanti in un mondo diverso da quello a cui siamo abituati. Per poi tornare indietro, e lasciarci dubbiosi di fronte a quanto abbiamo percepito, smarriti. In questo affascinante libro le bambole costruite dal protagonista diventeranno ben presto molto diverse da quel che ci potrebbe aspettare nel racconto lungo Le ortensie…

Le ortensie,
Hernández Felisberto, La nuova frontiera
Traduzione Francesca Lazzarato

Celebrato da Calvino, García Márquez, Cortázar e Onetti, Felisberto Hernández è uno scrittore irregolare che sfugge a ogni classificazione. In questa nuova raccolta è pubblicato, dopo tanti anni, “Le Ortensie” (1949) il suo testo più lungo e più celebre. Il protagonista, un uomo elegante che vive in una grande casa nera, nutre un’eccentrica passione per le bambole che ogni notte fa sistemare in una sorta di tableau vivant. Un giorno, temendo la morte della moglie, fa costruire una bambola a sua immagine e somiglianza, Ortensia. A poco a poco il rapporto innocente e la percezione che il protagonista ha di Ortensia si evolvono fino a giungere alle estreme conseguenze: la bambola si umanizza mentre l’uomo si fa bambola. Gli altri racconti che compongono la raccolta sono: “La casa allagata”, “Pip”, “Il coccodrillo”, “Lucrezia”, “La casa nuova”, “L’avvelenata” e “Ursula”.

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