Una volta non mi piaceva per niente.
Non tanto per la musica (io il pop lo ascolto senza problemi) quanto per gli eccessi, per certi barocchismi pacchiani ed esagerati. Poi pian piano ho imparato ad apprezzarla, soprattutto perché Gaga (al secolo Stefani Joanne Angelina Germanotta) ha cercato – e continua a cercare – un suo stile, sopravvivendo così al decadimento rapidissimo che riguarda il 90% delle popstar moderne. Inoltre le sue canzoni e le sue esibizioni sono assai meno banali di quanto appaiano allo spettatore casuale. Stefani prende spesso di mira l’ossessione occidentale per soldi, sesso e potere.
Ora Lady Gaga si è anche reinventata attrice in una serie cult, American Horror History, e più precisamente nella quinta stagione, Hotel. Non ho avuto il piacere di vederla recitare, ma dei critici di cui mi fido ciecamente dicono che è molto brava e molto nella parte. Io avevo pochi dubbi in merito, perché la Germanotta è istrionica e sicuramente dotata di talento artistico.
Resisterà nel tempo? Chissà. Intanto è viva e combatte con noi.
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