Premetto di essere estremamente di parte essendo Chloé uno dei marchi che stimo di più in assoluto. Nonostante sia passata da mano in mano, ultimamente da quelle di Hannah McGibbon a quelle di Clare Waight Keller, questa maison ha sempre esaudito le aspettative dei suoi estimatori: accessori da favola e guardaroba che reinterpreta lo sporty con eleganza e l'elegante attraverso un filtro sportivo. prodotto finale: collezioni che hanno sempre conquistato i pareri favoreli dei fashion expert e delle clienti più esigenti. Anche questa collezione non è da meno. Meravigliose le spalle delle giacche e dei piccoli bolerini: scendono leggermente sotto il deltoide e si aprono in un movimento ondulatorio sulle maniche, con fondi a campana, da cui sgusciano le superfici soffiate e trasparenti dei top sottostanti. Fogge ad anfora, decisamente over, su cui si stagliano mimetici floreali in blu petrolio e sabbia dorato che negli accenti finali si tridimensionalizzano nelle decorazioni che che contaminano top e pantaloni; meraviglia il total white di top sezionato sulle maniche (tenute assieme da fiocchi) abbinato a short da tennis sempre in white e delle lavorazioni a rete-canestro per gonne e top. La parte finale, dopo incursioni di stampa stripes e ruches, invece si perde in una confusione in cui prendono vito arricciamenti e drappeggi vari su un ultraleggero che abbandona il minimale iniziale per un romanticismo più scontato. Puro godimento gli accessori: le borse, con equilibrati elementi animalier o colorati rigati, sono una di quelle violenze che bisogna necessariamente subire. L'importante è che sia una violenza singola e non di gruppo. Viziosi!! Un 8 e mezzo.
Premetto di essere estremamente di parte essendo Chloé uno dei marchi che stimo di più in assoluto. Nonostante sia passata da mano in mano, ultimamente da quelle di Hannah McGibbon a quelle di Clare Waight Keller, questa maison ha sempre esaudito le aspettative dei suoi estimatori: accessori da favola e guardaroba che reinterpreta lo sporty con eleganza e l'elegante attraverso un filtro sportivo. prodotto finale: collezioni che hanno sempre conquistato i pareri favoreli dei fashion expert e delle clienti più esigenti. Anche questa collezione non è da meno. Meravigliose le spalle delle giacche e dei piccoli bolerini: scendono leggermente sotto il deltoide e si aprono in un movimento ondulatorio sulle maniche, con fondi a campana, da cui sgusciano le superfici soffiate e trasparenti dei top sottostanti. Fogge ad anfora, decisamente over, su cui si stagliano mimetici floreali in blu petrolio e sabbia dorato che negli accenti finali si tridimensionalizzano nelle decorazioni che che contaminano top e pantaloni; meraviglia il total white di top sezionato sulle maniche (tenute assieme da fiocchi) abbinato a short da tennis sempre in white e delle lavorazioni a rete-canestro per gonne e top. La parte finale, dopo incursioni di stampa stripes e ruches, invece si perde in una confusione in cui prendono vito arricciamenti e drappeggi vari su un ultraleggero che abbandona il minimale iniziale per un romanticismo più scontato. Puro godimento gli accessori: le borse, con equilibrati elementi animalier o colorati rigati, sono una di quelle violenze che bisogna necessariamente subire. L'importante è che sia una violenza singola e non di gruppo. Viziosi!! Un 8 e mezzo.