Non è Oscar De La Renta che cita Valentino che scopiazza Stella McCartney... no, è solamente Jason Wu, ovvero Vera Wang senza parrucca che ritorna per questo nuovo fashionweek carico di sentimentalismi da romanzo Harmony (quelli in cui lei veniva picchiata, perdeva la vista, andava a letto col padre senza saperlo, veniva rinchiusa in una cella frigorifera e seviziata a freddo e ritornava nelle braccia del suo amore al quale rimanevano, citando una canzone di Noemi, solo briciole) e zero idee.
Un classico senza rivisitazione, paleontologia del RTW americano, quello più sterile, declinata in piume e pizzi che profilano come anime di vertebre dorsali consumate, leggerissime, maniche di felpe (un artificio interessante ma comunque non nuovo... vedi Stella McCartney), di cappotti e vestiti per poi diventare solo su alcuni capi scelti tridimensionali serti di roselline spumeggianti appena sbocciate. Molti tailleur costruiti con giacche e pantaloni attillati alla cavallerizza, camicie di chiffon abbinate a gonnellini croccanti (anche blu elettrici e pistacchio) e una manciata di pattern effetto pois. Non ci facciamo mancare niente in questa collezione, solo i dinosauri che troverebbero comunque un habitat conosciuto ma malsano vista questa collana di fossili. Appena sufficiente.