Dalle linee pulite e fresca nelle intenzioni, Miuccia si allontana dal musical flamboyant della collezione precedente per qualcosa di più contemporaneo e corposo che non sia solo gioco e provocazione ma anche costruzione.
Un pò aviator la parte iniziale con cuffie e mascherine abbinate a coat dalle linee semplici (alla Miu Miu), leggermente svasati, e abiti con macro colli portati come cappotti con stampe grafiche, geometriche e guantini colorati. Deliziose le forme over ed essenziali dei cappotti di rettile, le maniche a 3/4 a tronco, gli abiti '60 con inserti di faux fur con abbottonatura laterale e bottoni a contrasto e i meravigliosi abiti di tulle e gazar di seta nei toni romantici, cipriati, del bianco, dell'azzurro e del beige rosato. Più ironica la parte finale, abbigliamento couture per swimming pool, realizzata con abitini di macro paillettes trasparenti sovrapposte abbinate a cuffiette effetto Paolo Limiti con sottogola. E' la Miuccia che ci mancava, quella che sa vedere oltre e costruire favole che non siano solo una semplice ma divertentissima barzelletta di stagione. Un 9.