Cercasi amore per la fine del mondo (USA, Singapore, Malesia, Indonesia 2012) Titolo originale: Seeking a Friend for the End of the World Regia: Lorene Scafaria Sceneggiatura: Lorena Scafaria Cast: Steve Carell, Keira Knightley, Connie Britton, Mark Moses, Nancy Carell, Adam Brody, Rob Corddry, Melanie Lynskey, Tonita Castro, Patton Oswalt, William Petersen, T.J. Miller, Gillian Jacobs, Martin Sheen Genere: fine del mondo Se ti piace guarda anche: Perfect Sense, Deep Impact, Melancholia, Nick & Norah - Tutto accadde in una notte Uscita italiana prevista: 17 gennaio 2013
Arriva la fine del mondo. Ancora? Ma che palle! Quanti film abbiamo già visto su questo tema? Un sacco. Un sacco tra questi per di più lasciano alquanto a desiderare, in particolare i super catastrofici firmati dai Roland Emmerich e Michael Bay di turno. Tanto per non far nomi. Per fortuna, negli ultimi anni abbiamo assistito anche a una variante parecchio più interessante per questo genere di pellicole. La grande svolta si è avuta con Donnie Darko, il più singolare tra gli end of the world movies. Ma ultimamente ci sono state altre sorprendenti storie che si sono sviluppate attorno alla fine del mondo, diventata quasi un pretesto per raccontare qualcosa di altro.
"Nessuno provi a togliermi i miei dischi di
Justin Bieber, The Wanted e One Direction!"
Non a caso a firmare questa piccola perla di cinema apocalittico è Lorene Scafaria, al suo esordio come regista ma già sceneggiatrice di un’altra piccola perla, il romantico indie movie Nick & Norah - Tutto accadde in una notte, con i due padalini del cinema indipendente americano Michael “togli la” Cera e Kat “tette grosse” Dennings, oggi irresistibile protagonista della sitcom 2 Broke Girls. Lorene Scafaria che a questo punto si candida di diritto non ad avere la candida, né si candida in politica, bensì si candida a essere la nuova Diablo Cody. E Diablo Cody per me è la Shakespeare al femminile del cinema indie odierno, tanto per scomodare un paragone poco impegnativo.
Un gioiellino, questo film, che funziona perché riesce a trattare un argomento abusato, come quello della fine del mondo, in maniera estremamente delicata e personale. La pellicola non è mai sopra le righe, non è mai urlata, è leggera e profonda al tempo stesso come un disco dei The XX. O come la splendida canzone dei Walker Brothers che accompagna il finale, “The Sun Ain’t Gonna Shine Anymore”.
"Speriamo lo sciopero della fame di Pannella funzioni, altrimenti siamo fregati..."
Tutto è bene quel che finisce bene? Se lasciamo da parte il pensiero che il mondo sta per finire, per quanto riguarda la pellicola sì. Tutto procede ottimamente. Regia non fenomenale, ma comunque puntuale e precisa, sceneggiatura ottima che sa alternare il sorriso (non la risata) a momenti (quasi) da lacrimuccia, un protagonista perfetto nella sua apatia come Steve Carell e una bella serie di comprimari di lusso provenienti per lo più dal piccolo schermo: Connie Britton, la MILF per eccellenza della tv americana grazie alle sue partecipazioni a Friday Night Lights, American Horror Story 1 e oggi Nashville, William Petersen per anni e anni il Grissom di CSI, Gillian Jacobs di Community, Mark Moses di Desperate Housewives, Tonita Castro di Go On e Adam Brody, leggendario in The O.C. nella parte di Seth Cohen, probabilmente il primo vero e proprio indie geek (e non nerd) nella Storia della tv USA."Chissà se almeno con 'sta cosa in bocca non la smetti con le tue faccette, Keira."
Tutto perfetto, a parte la protagonista femminile: Keira Knightley. Io ho rapporto conflittuale con Keira. Prima non mi piaceva, poi ha cominciato a piacermi, per un breve periodo mi è piaciuta parecchio, quando l’ho vista in Espiazione, Domino, Orgoglio e pregiudizio, La duchessa e Last Night, e quindi l’ho vista in A Dangerous Method, una delle intepretazioni più agghiaccianti a memoria d’uomo. Una di quelle intepretazioni che ti fanno desiderare che il mondo finisca veramente. In questo film la sua performance non è - grazie al Cielo - a quei livelli, però continua a fare tutte queste smorfiette davvero inquietanti. Perché? In pratica, se al posto di Keira Knightley ci fosse stata un’altra attrice, non dico Natalie Portman, ma almeno un’attrice dotata di espressioni facciali umanamente normali, questo film sarebbe stato davvero la fine del mondo. Così com’è resta pur sempre un gran bel film. Guardatelo assolutamente. A meno che il mondo non finisca prima. (voto 7,5/10)Post pubblicato anche su L'OraBlù, con tanto di spettacolare locandina minimal realizzata per l'occasione dal mio grafico di fiducia C(h)erotto.