È rimasta lì a prender polvere e ragnatele per quasi vent’anni. Da quel maledetto sabato di aprile, quando te ne sei andato, così…in un soffio e un tonfo sordo.
È rimasta lì a custodire bei ricordi e brutte sensazioni, di quelle che ti fan correre un brivido giù per la schiena al solo pensiero.
Poi, un giorno qualunque di un’estate così calda che asciuga anche le lacrime, scosto quella coperta vecchia e sdrucita e riappare lei.
Riaffiorano i ricordi, quelli belli però e decido che è ora di darle un’altra occasione, sistemare “una volta per tutte” le vecchie ferite che il tempo ha tentato di guarire.
l’affido alle cure di un amico, che della passione per la la bici ne ha fatto un mestiere.Gli spiego il percome e il perché ci tengo a quel pezzo di ferro a due ruote…
E lui la rimette in pista…e oggi è un po’ come se ritornassi “in pista” anche Tu…
Ciao Dino. Mi manchi ogni giorno di più…
Vittorio