Scordiamo le parole, le parole:
quelle tenere, dure, capricciose,
quelle dolci di miele, quelle oscene,
quelle di febbre e fame, le assetate.
Lasciamo che il silenzio dia senso
al pulsar del mio sangue nel tuo ventre:
che parola o discorso può mai dire
amare nella lingua del mio seme?
Josè Saramago