’Chi
governa deve avere a cuore massimamente la bellezza della città per
cagione e diletto e allegrezza dei forestieri, per onore, prosperità e
accrescimentodella città e dei cittadini‘ - Costituto Senese, 1309
Fidenza, Ridotto del Magnani. Nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, al consueto incontro pubblico di fine mese del Sindaco e degli Assessori con la cittadinanza, questa volta si è parlato del nuovo Piano Strutturale Comunale.
Affidato il 25 gennaio scorso dal Sindaco di Fidenza l'incarico al team di professionisti (Prof. Arch. Francesco Karrer, l’Ing. Gian Luigi Capra, l’Arch.
Alessandro Tassi Carboni e il Prof. Ing. Michele Zazzi), ora è arrivato il tempo propedeutico alla definizione del programma
operativo del Psc.Il Psc è costituito da un complesso di documenti tra loro integrati (di
conoscenza, direttiva e indirizzo, vincolo e tutela, valutazione), che
concorrono nel loro insieme al conseguimento degli obiettivi della normativa vigente (legge regionale n.20 del 2000)
Con
questa normativa la Regione ha attribuito
ai Comuni dell'Emilia Romagna la responsabilità di definire una
pianificazione territoriale e urbanistica
Come
di norma, anche il Psc fidentino si nutre in partenza di rilevazioni
statistiche del fabbisogno (case, servizi, attività) sulle quali di
solito si eseguano proiezioni.
Non bastano; Karrer su questo è stato esplicito: occorre coinvolgere la città, concordare lo stato di fatto, condividerne la partenza, nel dialogo e nella consapevolezza di una Fidenza che verrà, ad esempio Fidenza al centro della nuova Provincia (Parma e Piacenza).
L’urbanistica
si è spesso autodefinita, immotivatamente, come disciplina scientifica,
come la matematica, capace di costruire modelli astratti perfetti, ma
non in grado di tenere nella debita considerazione né i limiti umani né le
enormi capacità non razionali di auto-organizzazione delle società in
quanto semplicemente incomprensibili.
Insomma, il gruppo di lavoro guidato dal Prof. Karrer, prende atto che se nessuno di noi è in grado di pianificare nei tempi lunghi la
propria vita, sempre imprevedibile e tutt’altro che perfetta, tantomeno la si potrà credibilmente pianificare per i
prossimi dieci o venti anni per tutta la popolazione di una città di
26.000 abitanti . Dunque, un Psc senza presunzioni, se non quella di un limes all'espansione a difesa del territorio agricolo esistente.
Dunque, chi si aspetta dal gruppo di lavoro guidato dal prof. Karrer un bel progetto di città definita, pianificata e disegnata, sbaglia
Quello che s'immagina è un progetto soprattutto culturale che riesca a coinvolgere i cittadini a cominciare da subito, sia attraverso la rete (il sito lo trovi cliccando qui) che con incontri sull'urbanistica (luogo fisico l'Urban Center) per mettere in grado il
cittadino, in forma singola o associata, di promuovere, discutere, valutare:
:: lo sviluppo economico, sociale e culturale della popolazione;
:: il miglioramento della qualità della vita;
:: l’uso consapevole e appropriato delle risorse non rinnovabili.
La sfida sarà quella di una crescita di qualità - il bello - all'interno del perimetro urbano con un occhio particolare verso i servizi alla persona e alla sicurezza dei cittadini tutti.
... A presto prof. Karrer: se sono rose fioriranno.
In coda, si è discusso della nuova viabilità in via Piave... e via Piave mormorò.
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