LE PAROLE DI SAVIANO
Quando ha saputo che era stato arrestato Iovine, il boss della camorra, Saviano ha risposto: “Aspettavo questo giorno da 14 anni”. Parole semplici, ma di una schiettezza travolgente. Chi vuole intendere, intenda.
E’ vero, da 14 anni questo boss pericoloso, era a casa sua. Tranquillo. Una sorpresa davvero. E’ stato arrestato a Casal di Principe, il luogo che da anni è il più controllato e pattugliato d’Italia
Tradito da una telefonata. Voleva un panettone. Amava i dolci.
E’ stato tradito, perché gli inquirenti hanno intercettato una sua telefonata. Hanno effettuato cioè una di quelle intercettazioni che si vuole proibire o che si vuole consentire, a tempo, col cronometro in mano.
Uno straintelligente ministro onorevole, come Rotondi, ha esternato: “questa è la risposta alle accuse di Saviano”.
Carissimo Saviano, ti prego, fai una trasmissione al giorno, scrivi centinaia di libri, per vedere se questi pericolosi camorristi vengono arrestati, in risposta ai tuoi scritti.
Ma non solo loro, dovrebbero essere arrestati, anche tutti quelli che collaborano con loro, facendo affari d’oro per sé e per i camorristi, ‘ndraghetisti e mafiosi.
Con queste maledette associazioni di Osso, Mastrosso e Carcagnosso non si deve convivere, come sosteneva Lunardi (o Matteoli). Non debbono esistere vie di mezzo o compromessi.
Ma quel che rattrista di più è sentire che le persone di quei posti preferiscono la malavita allo stato. La malavita, dicono, mangia la torta, ma ce ne dà una fetta, lo stato, invece, si mangia tutto. E’ assai triste sentire queste parole.