Stendhal è lo pseudomino più famoso tra quelli utilizzati dallo scrittore francese Henri Beyle. Con questo nome firmò la maggior parte delle sue opere dedicate all’Italia. Nato nel 1783, questo inquieto letterato dalla movimentata vita amorosa (si conoce il nome di almeno dieci delle sue amanti) è considerato uno dei padri del Realismo. I suoi titoli più celebri sono “La certosa di Parma” del 1829 e “Il Rosso e il Nero”, però ciò che ci interessa oggi è “Passeggiate romane” del 1829, un saggio scritto in chiave diaristica che ci riporta le sue impressioni sulla città eterna.
Stendhal, che brillava nell’arte della conversazione, passò vari anni al servizio dell’esercito di Napoleone, dove svolgeva incarichi diplomatici. La caduta del governante lo condusse a trasferirsi in Italia nel 1814, dove avrebbe vissuto per sette anni. Innamorato del paese ne fece il tema principale dei suoi scritti durante la sua permeanenza, nacquero cosí “Storia della pittura in Italia” un trattato di critica d’arte, e “Roma, Napoli e Firenze”, un libro di ricordi personali legati a queste città.
Espulso dal paese per motivi politici nel 1821, vi tornerà nuovamente nel 1830 come Console di Francia a Trieste. Un anno dopo si trasferirà a Civitavecchia, vicino a Roma, dove scriverà alcune delle sue migliori opere. Nonostante passò i suoi ultimi anni a Parigi lo scrittore continuò a mantenere una stretta relazione con l’Italia, dove viaggiò spesso nel corso della sua vita.”Passeggiate romane” è considerata la migliore guida di viaggi sulla capitale italiana. L’autore era un grande conoscitore di questa metropoli e realizzò un esaustivo ritratto della Roma del XIX secolo, in linea con le sue opinioni. Il percorso che ci propone inizia dal Colosseo, “le vestigia più belle della città romana”, per dirlo con le parole dello scrittore.
L’itinerario continua sulle tracce delle rovine antiche, tra cui spiccano:
Il Pantheon di Agrippa (tempio costruito nel 27 a.C. in omaggio agli dei e ricostruito posteriormente per ordine di Adriano) fu Ideato per unire l’uomo con il divino e, soprattutto, con l’imperatore, considerato un dio. E`uno degli edifici più belli e meglio conservati dell’antichità, un modello per l’architettura occidentale.
Gli Archi di Trionfo, eretti per celebrare le vittorie nell’antica Roma, durante l’Impero arrivarono ad essere trentasei, raggiungendo complessità costruttive sempre più elevate con l’andare del tempo. Attualmente la città ne conserva cinque. Il viaggio prosegue alla scoperta di alcuni capolavori pittorici, con particolare attenzione agli affreschi di Raffaello, Annibale Carracci e Michelangelo, autore dell’ arcinota volta della Cappella Sistina.
La nostra passeggiata ci conduce quindi attraverso le creazioni più importanti dell’ architettura moderna: Palazzo Farnese, le chiese di San Pietro e Santa Sabina, e così via. Per concludere non poteva mancare una vista alle statue antiche, come la Pietà del Vaticano, l’Apollo, l’angelo del Castello di Sant’Angelo e il gruppo scultorico del Lacoonte e i suoi figli. Stendhal considerava imprescindibile anche una visita al Mosé di Michelangelo, nella Basilica di San Pietro in Vincoli, così come alla tomba di Clemente XIII, opera di Antonio Canova commissionata dal principe Rezzonico.
Elena Alvarez
Passeggiare per Roma accompagnato dalla preziosa guida dello scrittore e leggere i suoi passaggi nei luoghi che ci descrive è un’esperienza indimenticabile che potrà vivere se affitta uno dei nostri appartamenti a Roma
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Tradotto da: PriContattami