Sembra ieri che mio padre attendeva con ansia la fine della settimana per acquistare il suo disco in vinile delle opere liriche, sua grande passione. Erano gli anni sessanta e la Fratelli Fabbri Editore pubblicava settimanalmente un'opera in un formato davvero insolito: il 33 giri e mezzo, al prezzo di 450 lire.
Rigoletto, Traviata, Barbiere di Siviglia, le sinfonie di Rossini. Lui le ascoltava il dopo pranzo, nel suo giradischi .Qualche volta si assopiva ma , quando arrivavo io con la mia seggiolina, mi raccontava la trama di queste opere e soprattutto il significato di certi passaggi musicali dell'orchestra.
Leggeva con attenzione le presentazioni che si trovavano in questi dischi e me le trasmetteva. Avevo 5-6-7 anni più o meno. Il canto gli è sempre piaciuto, fin da ragazzo. Il suo professore di musica gli diceva che aveva una voce da tenore e lui me lo raccontava orgoglioso quando ancora non sapevo neppure cosa volesse dire. Mi diceva che il brano che gli veniva meglio era " E lucevan le stelle " della Tosca.
Lui disegnava anche molto bene ed io lo osservavo mentre con la matita ben appuntita faceva dei bei paesaggi e dei ritratti.
Aveva anche la passione per la tecnologia. Usava registrare tutto col suo "Gelosino" a bobina; mi faceva cantare le canzoncine che imparavo all'asilo , le poesie e le filastrocche e le registrava. In seguito investì i suoi risparmi, prima in una macchina fotografica e poi in una "cinepresa" perchè ogni momento di vita non andasse perduto. Quante passioni ho ereditato da lui!
Il canto è diventato il mio lavoro e lui ne è sempre andato molto fiero. Veniva ai miei saggi, ai miei concerti e ancora, come quando ero piccola, mi registrava sempre . E la tecnologia? Se sapesse che oggi quella passione mi accompagna tutti i giorni attraverso i miei due blog ( l a cagliaritana e musicamore) arricchiti da fotografie e video-documenti del mio teatro, del mio lavoro, della mia città!