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Le Patamacchine

Da Ieffe

festival-delle-scienze-patamacchineOvvero come accadde che telefonando a Gigi gli toccai un brufolo

Le Patamacchine de ‘la Luna al Guinzaglio’
Allestimento interattivo, sempre in evoluzione, che conta ad oggi 10 opere ispirate alle macchine inutili di Tinguely e ai principi della Patafisica di Jarry, ovvero la “Scienza delle soluzioni immaginarie”.
Sono installazioni interattive costituite da macchine “assurde” interamente realizzate con materiale di riciclo e, in particolare, con R.a.e.e. (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).
Si tratta di oggetti sospesi tra realtà e nonsense, di macchine alimentate dall’immaginario, assurde, ironiche, assolutamente votate a creare degli “spiazzamenti percettivi” in grado di incuriosire, divertire e aprire spazi di riflessione sull’espansione imperante delle tecnologie e le sue conseguenze.
Le Patamacchine e gli operatori del Cemea, alla luce delle magnificientissime e avveniristiche invenzioni, aspettano le famiglie e i bambini per presentarsi e farsi giocare.

Tra queste, le più ansiose di farsi belle sono:

Il Catalogatore di Sogni / ovvero un deposito colorato per tutto ciò che desideri
Il Catalogatore è una macchina pensata per non dimenticare i sogni notturni e catalogare quelli futuri riposti nei cassetti. Sedendosi su una poltrona il visitatore indosserà un casco per parrucchieri che comunicherà il sogno alla macchina, una cassettiera da ufficio sormontata da una scatola in plexiglass al cui interno convivono gemme di ciclomotori, motori di alzacristalli elettrici, parte di un lampadario.
Il Guarisci Pensiero / ovvero come tutto si dissolve con un soffio di vento profumato.
Questo dispositivo consente di annullare tutti gli influssi negativi che si impossessano di un individuo ma è anche in grado di purificare i pensieri foschi che angosciano l’uomo contemporaneo. La magia sarà compiuta grazie a una sedia da ufficio, un casco antinfortunistico, il pedale di un organo, una macchina aerosol, luci natalizie, una macchina per cappuccino, fili di apparecchi telefonici nonché il pulsante di un videopoker.
Il Millesguardi / ovvero più vite vedo più ne potrò vivere
La macchina nasce al solo scopo di ispirare la nascita di altre Patamacchine. Il Millesguardi è stato costruito a partire dal telaio di una bicicletta montato sulla base di una seduta da ufficio; il visitatore potrà utilizzare la macchina sedendosi, infilando la testa nella scatola di una televisione e attivando il moltiplicatore, costituito dal piano di uno scanner completato da un foglio di carta ad effetto stroboscopico.
L’Anti Veglia / ovvero quando il cielo può vederlo soltanto chi non è sveglio
Serve a sottrarsi alla dittatura dei messaggi pubblicitari, consentendo di ritagliarsi uno spazio nel mondo ipnotico della trance in cui ci sarà posto anche per i sogni. Per utilizzare questa macchina basta stendersi sulla comoda branda sormontata da un cofano d’auto custode di oggetti ipnotici (eliche, piatti di giradischi, meccanismi di elettrodomestici), inforcare i pedali di una bici con le mani e cominciare a pedalare: gli oggetti inizieranno a muoversi.
Il Pacificaphone / ovvero come la pace scorre lungo il filo
Il Pacificaphone è una macchina in grado di cancellare i litigi. Questa invenzione lavora per noi grazie a due telefoni analogici poggiati su una scatola in legno contenente un radio/lettore cd; inserendo in ciascun telefono i nomi delle persone protagoniste del litigio e scambiando le cornette avverrà la riappacificazione, garantita dall’intervento di una voce guida. La macchina è sorretta da un asse da stiro.
La Stanza delle Domande / ovvero ciò che non riusciresti mai a chiedere
La Stanza delle Domande nasce per essere un luogo di incontro e confronto: come in una una vera e propria tv interattiva, il visitatore potrà relazionarsi con la persona che sta dall’altra parte dello schermo, parlandogli.
Il Viaggificatore Materico / ovvero quando partiremo per un fine settimana sulla lana
Questa invenzione consente di vivere avventure emozionanti senza intaccare le condizioni psicofisiche del turista.

E poi ancora il Gioco dell’Oco, le Patarole, le Telesvendite e il gioco, il gioco, il gioco…

Un evento di:
  “La fine del mondo. Istruzioni per l’uso” Festival delle Scienze - Auditorium Parco della Musica, dal 21 al 23 gennaio 2011
Orari:
giovedì e venerdì dalle 16 alle 19
sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30
ingresso libero con prenotazione obbligatoria a:
Ass.Cemea del Mezzogiorno, tel. 06 27800523 dal lun. al ven. 9.30 – 13.30
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