Dalla copertina del libro più inaspettatamente fondamentale della mia biblioteca culinaria Cucina bruta. Il meglio della semplicità - Guido Tommasi Editore:
"124 ricette per riprendere confidenza con questi cibi antichi, potenti, selvaggi e magici che nella nostra memoria formano l'alfabeto primordiale del gusto".
Questo libro mi ha letteralmente conquistata, l'ho custodito per mesi solo per il piacere di sfogliarlo, solo l'indice prometteva meraviglie:
"l'impero del sale, dolce brace, le nobili muffe, magica marinata, il reame di tartaria, in riva all'amaro, acid trip..."
Ricette di poche righe e pochi ingredienti precedute da un' esaltazione dei sapori base, uno alla volta: il salato, l'affumicato, il crudo, l'amaro, l'acido. Ho un timore reverenziale verso certi libri, penso che per affrontarli mi serva la giusta preparazione, ingredienti eccellenti, tempo, la giusta occasione. Invece no, per la cucina bruta basta davvero poco e il risultato è sorprendente.
Ad Albisola (SV), proprio vicino a noi, c'era la PIRAL, oggi trasferita a Vado Ligure, una piccola fabbrica di ceramiche che esporta in tutto il mondo pochi eccellenti prodotti da fuoco, pentole e tegami in terracotta smaltati. Da tempo cercavo un tegamino o una pentola rossa, raramente se ne trovano. Quando l'ho vista non sapevo cosa fosse una "patatiera" mi sembrava solo una piccola pentola con un lungo manico e una bella forma...... comprata! Leggo sulla confezione: "la patatiera è ideale per la cottura di patate e castagne senza bisogno di essere sbucciate e senza l'ausilio dell'acqua mantenendo il migliore sapore come nella cottura alla brace"... ... mi si accende la lampadina: e se fosse la stessa magica pentola di cui si parla nel libro, "le Diable" della Charente! Luoghi lontani, stessa tradizione: una pentola, qualche patata e un profumo di cenere che avvolge la casa...
LE PATATE AL DIAVOLO
Ingredienti:
- 10 patate circa di media dimensione
Lavare le patate, forarle con una forchetta, metterle nella patatiera, coprire e cuocere a fuoco medio per circa 40 minuti girandole a metà cottura.
Nella regione della Charente aggiungono una manciata di sale grosso, una cipolla ramata, un rametto di rosmarino e tre foglie di alloro. Forse a poco a poco proveremo ad aggiungere questi sapori anche se la semplicità della patata rugosa fuori e morbida dentro che profuma di cenere... da assuefazione...
Aspettiamo ottobre per provare le castagne !