I luoghi comuni e gli stereotipi sulla città di Napoli sono davvero tanti: c’è chi li addita come ladri, chi come persone estremamente maleducate, chi come criminali, mafiosi, ignoranti e così via.
Tra i tanti stereotipi, rientra spesso e volentieri la poca sicurezza della città di Napoli, considerata nell’immaginario collettivo come luogo di scontro e conflitti, soprattutto tra immigrati, nelle zone periferiche: Gomorra, insomma.
Stavolta però, come riportato da huffingtonpost.it, questo falso mito è stato sfatato da uno studio condotto della fondazione Leone Moressa: non è infatti Napoli ad essere al centro del mirino degli scontri e delle risse provocate dagli immigrati, bensì le periferie di altre grandi città, ovvero Bologna, Milano e Genova. Le cause di tali scontri sono da ricercarsi nel ruolo marginale che hanno gli stranieri dal punto di vista sociale ed economico, e gli elevati livelli di criminalità. Non vengono adottate infatti misure per la loro integrazione e tutto ciò genera criminalità.
Dopo le tre città del Nord, si classifica Roma al quarto posto, scenario dei conflitti nei quartieri marginali e tre città conosciute da tutti come luoghi sicuri in cui vivere: Venezia, Torino e Firenze.
Il Sud, con stupore di molti, risulta la zona meno a rischio, dove la presenza degli stranieri è minore rispetto alle altre città del Nord Italia. Basta pensare che a Napoli ci sono davvero pochi detenuti stranieri, pari al 9%.A Bari vengono spesi ben 521 euro per gli immigrati ed a Reggio Calabria la spesa per l’assistenza sociale è pari al 9.9%.
La Repubblica.it ha riportato questo frammento riguardo Bologna:
Bologna è il comune più a rischio. Forte la differenza di reddito tra italiani e stranieri (oltre 11mila euro nel 2013). Abbastanza alti i tassi di delittuosità (66 arrestati ogni mille immigrati residenti) e la percentuale di detenuti stranieri sul totale (51,5%). In netto calo, invece, la spesa pubblica per l’immigrazione.
Al secondo posto Milano, città con la più alta presenza straniera (17,4%) e concentrazione di immigrati in periferia (il 95% vive qui). Anche il tasso di detenuti stranieri è molto alto (61,35).