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Le pentole di coccio

Da Rimmel

cucinare bioIl pentolame di coccio è quello più indicato per tutte le cotture lunghe a temperatura quasi costante come il risotto, il ragù, lo spezzatino ecc.


Le pentole di coccio sono fragili ma meno di quanto si immagini; indubbiamente sono un po' ingombranti e richiedono alcune attenzioni ma sono utilissime ed anche belle da portare in tavola

  • Prima dell'uso, la pentola di coccio nuova deve essere messa in ammollo in acqua fredda per almeno 12 ore, si vedranno salire delle bollicine di aria dalla sua superficie, questo perchè le pentole di terracotta sono porose: sono smaltate su tutta la superficie tranne che sul fondo, fondo dal quale assorbono l'umidità (ad esempio durante il lavaggio). L'operazione di immersione permette di reidratare la terracotta, che si è seccata durante la cottura.
  • Una volta lavata la pentola di coccio deve essere lasciata ad asciugare rovesciata in modo che l'umidità possa evaporare dal fondo, non deve essere asciugata e messa via.
  • Per non danneggiare questo tipo di pentole è necessario utilizzare una retina spargi fiamma per far si che il calore si distribuisca uniformente e non incrini la superficie, mentre per mescolare i cibi è bene usare mestoli in legno, per non rischiare di graffiare la smaltatura.
  • La porosità della terracotta fa sì che questa trattenga gli aromi degli alimenti che vengono cotti al suo interno. Questa peculiare caratteristica rende ottimi i tegami in terracotta per cucinarvi sempre lo stesso piatto, per esempio zuppe, fagioli stufati, crauti.
  • Secondo i buongustai, le portate cucinate in questo modo possono acquistare un sapore estremamente ricercato. 
    I tegami in terracotta sono, per contro, piuttosto fragili e richiedono molta cura nella pulizia, che va effettuata con acqua e limone, evitando detergenti particolarmente aggressivi.
  • Meglio scegliere tegami di terracotta senza decorazioni, che in alcuni casi vengono colorate con vernici contenenti pigmenti tossici
  • Le pentole di coccio

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