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Le piaghe dei giovani del Sud “Mafie e Politica clientelare”

Creato il 21 marzo 2012 da Ecodifoggia @ecodifoggia

(Ecodifoggia.it): I politici che da sempre si lamentano attraverso superbi discorsi accusando i giovani del sud che non si attivano per “creare lavoro”, sono le medesime persone che favoreggiano il clientelismo che di sicuro non è meritocrazia, boicottando molte proposte solo perché non “referenziate”. I giovani sono consapevoli che essere nati nel Sud Italia diminuisce le possibilità di realizzazione lavorativa nonostante l’impegno formativo; l’essere nati in Puglia, in Campania e così via dicendo significa sanità insufficiente, servizi pubblici scadenti, sistema ingiustamente clientelare segnato profondamente dalla criminalità organizzata. Tante le lamentele, le proteste e le denunce della gente comune, del mondo della chiesa, dei giornali e delle televisioni, ma alla fine resta tutto invariato. Un invito, rivolto a tutte le persone perbene del sud, a prendere coscienza del fatto che “il Mezzogiorno non è l’Italia, oggi si può dire che è una zona annessa. Sarà brutto ma è così. Non ci sono parole migliori per descrivere la situazione attuale delle nostra terra: fabbriche nate e subito morte o peggio agonizzanti, terreni agricoli abbandonati ed il turismo, se così possiamo definirlo, sopravvive a stento, strutture pubbliche in totale abbandono, ospedali che chiudono....

La mafia ha avuto da sempre la strada spianata, ed il fautore di ciò è lo Stato che attraverso un sistema di corruzione e collusione politica ha portato la gente del sud a rassegnarsi. Si predica la cultura della legalità in uno Stato che da sempre diffonde la cultura dell’illegalità. Ma la cosa che più desta scalpore e che gli stessi politici servizievoli alla mafia propongono leggi contro essa. Lo stesso Procuratore dell’Antimafia Pietro Grasso disse: “Migliaia di giovani del sud intravedono nel loro futuro soltanto violenza sopraffazione e disoccupazione; costretti al clientelismo, alla richiesta del favore, alla negazione dei più elementari diritti. Per questi ragazzi del Sud la politica, lo Stato e la legalità non hanno sinora rappresentato né dignità né futuro”. Dunque e' indispensabile coinvolgere la popolazione di tutto il sud Italia al recupero della coscienza sociale ma soprattutto della legalità in tutti i suoi aspetti. La legge non è tutto e da sola non può fare molto, ma è anche vero che attraverso la legge, la legalità, il rispetto delle regole e la lotta contro la criminalità organizzata si può vivere civilmente, ripristinando diritti fondamentali che dovrebbero essere scontati.


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