Diversamente dalle Cactacee e dalle Agavacee, le succulente, nella maggioranza dei casi, crescono in ambienti caratterizzati da un lungo periodo di siccità che corrisponde ai mesi più freddi dell'anno. Questo comporta alcune sostanziali differenze tra la loro coltivazione e quella dei primi due gruppi. Da tenere però presente che la definizione di piante succulente è generica e si riferisce a tutte le piante che presentano foglie consistenti e carnose le cui esisgenze colturali non sempre coincidono.
Le condizioni ambientali.
Le piante succulente provengono in genere da paesi caldi o temperati e pertanto la coltivazione all'aperto è possibile solo nelle regioni dove la temperatura minima invernale si mantiene tra i 17 e i 15°C, secondo le specie. Nelle regioni più fredde la coltivazione è possibile solo in vaso, in modo da poter riparare le piante durante l'inverno. Fanno eccezione alcune piante succulente che presentano una buona resistenza ai climi freddi e resistono a temperature anche di diversi gradi sotto lo zero.
In generale, comunque, le piante succulente non temono tanto il freddo quanto il freddo associato ad un alto grado di umidità. Per quanto concerne l'esposizione, le piante succulente richiedono la piena luce, specialmente se sono coltivate in vaso e tenute in casa. In particolare, quando temperatura e umidità sono elevate, in mancanza di una adeguata luminosità i tessuti delle foglie e degli steli diventano molli, gli steli si allungano assumendo una colorazione pallida e diventano soggetti a marciumi. Per le piante coltivate in piena terra all'aperto, le esigenze di luce possono essere inferiori e l'esposizione ideale varia secondo le specie dalla mezz'ombra al pieno sole.
Il substrato.
Il terriccio ideale per le piante succulente varia da specie a specie. In generale richiedono un terreno più ricco e meno drenante di quello necessario alle Cactacee e alle Agavacee. Un substrato composto per 2/3 di torba e per 1/3 di terriccio fertile costituisce la base adatta per tutte le succulente. Questa base andrà modificata con l'aggiunta di maggiore o minore quantità di sabbia grossolana, secondo le specifiche esigenze della pianta da coltivare e con sostanza organica ben matura (letame) in misura di 200/300 g per decalitro.
Annaffiatura e concimazione
Le succulente nella bella stagione richiedono annaffiature abbondanti e regolari e una fertirrigazione frequente (ogni 15/20 giorni) con 10-20 g di concime per decalitro di acqua. La fertirrigazione, come l'annaffiatura, dovrebbe sempre essere effettuata al mattino. Per le piante coltivate all'aperto concimazioni e annaffiature vanno ridotte già a partire da fine agosto, con completa sospensione delle concimazioni in settembre, in modo che le piante rallentino la fase vegetativa e abbiano modo di irrobustirsi per tempo in vista dell'inverno. L'irrigazione va sospesa quando la temperatura scende al di sotto dei 12°C, per evitare marciumi radicali.
La rinvasatura.
La rinvasatura delle succulente deve essere eseguita ogni anno o al massimo ogni due anni. Va eseguita in primavera, utilizzando un vaso leggermente più grande del precedente.
La propagazione.
Le succulente si moltiplicano per talea di foglia, di fusto e la divisione dei germogli radicati. E' possibile anche la semina.
Le malattie
Le piante succulente sono soggette a marciumi, che si insediano sopratutto se l'umidità ambientale è ecessiva se il terricico è inadatto o le annaffiature sono eccessive. Per evitare che ciò avvenga basta attenersi alle norme colturali rispettando le esigenze di coltivazione. Tra gli insetti possono essere frequenti le cocciniglie, gli afidi cotonosi e a volte anche i trepidi: provocano infestazioni che si controllano con i normali insetticidi.
LE PRINCIPALI PIANTE SUCUCLENTE
- Aeonium
- Crassula
- Conophytum
- Dudleya
- Echeveria
- Euphorbia
- Haworthia
- Kalanchoe
- Lithops
- Mesembryanthemum
- Oscularia
- Pleiospilos
- Sedum
- Sempervivum
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