Magazine Cultura
"Alla traiettoria orizzontale del corpo che va nel mondo s'intreccia quella verticale di una mente che affonda: 'affondava come una lama nelle cose, e tuttavia ne restava fuori, a osservare'. Non è forse questo il compito di chi traduce? La pagina come luogo d'inabissamento e distacco, il proprio linguaggio come una lama che affonda nel linguaggio dell'altro?"Antonella Anedda, dall'introduzione a La signora Dalloway, Einaudi 2012, traduzione di Anna Nadotti.