Le previsioni g-astrologiche del 2016: Ariete, Leone e Sagittario
Da Lacucinadiqb
Il cielo del 2016 anticipa tantissime novità visto che sarà un anno governato da Mercurio, messaggero degli Dei e pianeta che ha il domicilio primario nei Gemelli (segno doppio: quello che non viene in mente ad uno ispira l'altro) e che simboleggia il contatto intellettivo con il mondo esterno. E di intelligenza ne abbiamo bisogno, oh se ne abbiamo bisogno!
Inoltre i movimenti astrali sembrano quasi anticipare l'era dell'Aquario, quella in cui la tecnologia guiderà le nostre vite, il pensiero positivo sarà predominante sull'azione aggressiva, le fonti di energia saranno rinnovabili e ci sarà una maggiore consapevolezza, maggior rispetto, maggior comprensione. Se continuo così quasi quasi mi candido con i M5S, al netto del chip sottocutanei.
Saturno in Sagittario, Urano in Ariete e Giove in Vergine saranno garanzia di pulizia, soprattutto morale, di riforme importanti nel segno dei diritti civili e di un progresso tecnologico "che voi umani, ecc".
Non solo efficenza, pulizia e professionalità: Nettuno nei Pesci, che ci mette 164 anni a girare completamente lo zodiaco, e che nel segno che rappresentante l'alfa e l'omega di ognuno di noi ha il proprio domicilio primario, indica la Metamorfosi. Quindi prepariamoci: a tagliare i rami secchi, le connessioni sconnesse, le parole inutili ed i piatti sciarpi.
Ariete, Leone e Sagittario sono segni caratterizzati dall'elemento Fuoco e che rispettivamente sono il domicilio primario di Marte, del Sole e di Giove: pianeti concreti, che quando si muovono, anche il veloce Marte, non fanno mai nulla per caso.
Cosa riserverà il 2016 a questi segni così focosi?
A questo punto ho inserito nel mio shaker Barbanera, Branko, i libri dell'Alberti del 1978 e tutte le effemeridi da qui al 3014 e in quattro portate (antipasto, primo, secondo e dessert) vi servirò le previsioni astrali più buone dello Zodiaco: cominciamo quindi con i segni di Fuoco e il resto del menù verrà svelato nei prossimi giorni coni segni di Terra, Aria ed Acqua.
La frase dell’anno per gli Ariete: “Oggi in questa notte calda dolce come il profumo di fiori esotici, svegliati ad una vita che scotta” (Herman Hesse).
Saturno è pronto a darvi i frutti maturati nell'ultimo anno: sta a te disegnare strategie ed affrontare il cambiamento con saggezza e razionalità. Bastano due aspetti per poter annunciare successo e affermazione: Saturno in Sagittario e Urano in Ariete, due eccezionali forze cosmiche in grado di mutare in maniera sorprendente anche la vita personale e affettiva. Quel che invece chiede Giove dalla Bilancia è di non perdere calma.
Sorridete di più: è gratis.
La frase dell’anno per i Leone: “Non voglio dire che non mi interessi diventare ricca… ma se, dovesse succedere, il mio ego me lo voglio portare appresso… quando mi sveglierò una bella mattina e andrò a fare la prima colazione da Tiffany” (Truman Capote).
Ok, avete ragione, gli ultimi anni sono stati davvero molto duri ma già dai primi mesi del 2016 inizierete a consolidare, soprattutto dal punto di vista economico, l'inizio del raccolto di fine 2015.
Conquisterete autorevolezza, maturità professionale ed indipendenza di giudizio. Ed imparerete che non tutto quel che luccica è oro.
Tutti gli intoppi verranno dimenticati dopo il 9 settembre, quando Giove entrerà in Bilancia e voi passerete notti infuocate sotto il cielo stellato. Non vi siete sposati nel 2015? Cosa aspettate a farlo nel 2016? Magari l'otto agosto.
La frase dell’anno per i Sagittario: “Devi diventare un albero alto, molto alto. La sua cima deve toccare il cielo, i suoi rami devono proteggere la tua casa e tutto quello che ami” (detto degli Indiani d’America).
Saturno, dopo la rapida visita nel 2015, adesso è ospite fisso nel vostro segno fino a dicembre 2017 e sotto il suo sguardo saggio tutto potrà essere modificato e rinnovato: amore, famiglia, professione, affari, salute. Urano e Marte vi aiuteranno a tenere acceso il fuoco in questa opera di rinnovamento e l'arrivo di Giove, a fine anno, consoliderà un bilancio finalmente positivo. Ho detto fuoco e quindi un solo consiglio: razionalità altrimenti rischiate di bruciarvi anche voi.
Il piatto indicato per questi tre segni che amano la tavola elegante e sofisticata e dovranno solcare nuovi percorsi di vita? Eccolo: ricetta e videoricetta.
Cappesante al timo con maionese di corallo
La Saint-jaques, Capasanta o Cappasanta, è un mollusco che si può trovare sul mercato tutto l’anno. Era il simbolo identificativo dei pellegrini che percorrevano il cammino per Santiago di Compostela, riconoscibili in quanto la portavano appesa al collo, e si racconta sia stato lo stampino naturale per la nascita delle Maddeleines, i dolcini tanto amati da Proust. In questa ricetta la presenza dell’arancia, sia nella marinatura che nella preparazione della maionese di corallo, dona al piatto un profumo particolare, grazie anche alla presenza del timo e del ginepro. Un antipasto facile e veloce e di sicuro effetto.
Portata: antipasto
Dosi per 4 persona
Difficoltà: semplice
Preparazione: 25’ più la marinatura di 2 h
Cottura: 3’
vino consigliato: Grillo Rapitalà Igt
Ingredienti
8 cappesante
2 rametti di timo fresco
2 bacche di ginepro
2 spicchi d’aglio dop
1 arancia dop
2 dl di vino bianco secco
Olio extravergine d’oliva
Sale iodato
Pepe nero di mulinello
Preparazione
Lavare ed asciugare i molluschi e le valve, tenendo queste da parte se si desidera usarle per il servizio.
Eliminare dai molluschi i tessuti connettivi e il corallo. Sciacquarli dalla sabbia lasciandoli in ammollo per qualche minuto in acqua fredda. Asciugare bene.
In una ciotola unire gli spicchi d’aglio interi e leggermente schiacciati, i rametti di timo, le bacche di ginepro, il vino e due cucchiai di olio extravergine, un pizzico di sale e il pepe macinato al momento, mescolare bene, unire i molluschi, coprire con pellicola e lasciar riposare in frigo per 2h.
Ottenere dall’arancia il succo e le zeste ovvero la scorza a striscioline ottenuta con un riga limoni o con un coltello affilato
Nel frattempo unire in un contenitore i molluschi, un paio di cucchiai di olio e il succo d’arancio e frullare fino ad ottenere un’emulsione fluida, regolare di sale e di pepe.
Togliere i molluschi dalla marinatura, asciugarli con carta assorbente e cuocerli nella piastra calda per massimo 3’ in tutto.
Servirli, se si desidera, nelle conchiglie con la maionese di corallo, una macinata di pepe e un rametto di timo a decorazione.