Ed ecco compiersi la previsione, peraltro assai facile da intuire.
Sfogliando le pagine del DEF 2014 ci si accorge che il governo prevede che il rapporto Debito/Pil, a fine 2014, si attesti al 134,9% come riscontrabile dall'immagine che segue, tratta dallo stesso DEF
Volendo fare qualche conto spicciolo, considerando che il Pil nominale, alla fine del 2013, era di circa 1560 miliardi di euro e, tenuto conto che, per il primo trimestre del 2014, l'Istat ha certificato una flessione dello 0.1%, considerando anche il basso livello di inflazione (circa lo 0.5%), potremmo concludere che, ad essere ottimisti (ma proprio ottimisti), il PIL a fine aprile potrebbe essersi attestato a circa 1563 miliardi di euro, che si confronta con il debito salito a 2146 miliardi, con previsioni ancora in crescita. Rapportando i dati, concludiamo che a fine aprile il rapporto debito/PIL è stato di circa 137.30%, ossia quasi tre punti in più rispetto a quelli previsti dal governo per fine 2014.
In termini assoluti, va segnalato che il debito pubblico, nei primi 4 mesi del 2014, è aumentato di oltre 78 miliardi di euro, che corrispondono allo stesso incremento che si è verificato in tutto il 2013.
Riprendendo un grafico che avevamo proposto in un precedente articolo, dove si evidenziavano gli errori dei vari governi nella stima della dinamica del rapporto debito/PIL, si osserva che il governo Renzi (linea rossa continua), a consuntivo, sta facendo addirittura peggio dei suoi predecessori.
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