Esiste un secondo livello nel desiderio di primarie: farle, ma che siano accessibili e contendibili. Farle con la gincana per cui possono accedervi in pochi e votare a sbarramento con i respingimenti, non significa fare le primarie, ma ratificare l’elezione di chi può contare sull’apparato. Facciamo primarie aperte in collegi maggioritari con doppio voto: un maschio e una femmina. Chi è iscritto al PD può candidarsi (o almeno le firme da raccogliere siano un numero facile da raggiungere anche da chi non può contare sull’apparato)chi non lo è deve avere votato alle primarie. Possono votare tutti firmando carta d’intenti. Sarebbe così dannatamente semplice.
p.s. Da considerare per non sembrare ingenui con l’anello al naso: se Monti si è dimesso non si farà la legge elettorale. Ergo SeL, come avevo previsto da settimane, si imbarcherà nelle liste PD. Quindi chiederà il 15% di posti eleggibili. E il PSI non vogliamo premiarlo? E Diliberto che ci fa l’occhiolino? E i residui dei verdi?
E quindi per il bene della coalizione tra qualche giorno ci diranno che le primarie non sono fattibili. Oppure si faranno a sbarramento carpiato , raccogliendo 1000 firme di iscritti al PCI nel 1976 e amen.