Eccoci qua dopo l’eco (per me appena percepito) del festival di Sanremo (come segnarlo magari partendo da una barca?!) che non ho visto ne per interesse ne per stanchezza, riuscendo solo a vedere un po’ di calcio 3-1, 3-1 essendo questi i risultati , identici, delle 2 partite giocate ieri.
Ma qui descrivo gli apprendimenti di chi parla, a volte anche tanto, del modo di comunicare di chi non ha avuto il dono della voce ne del sentire.
Siamo alla 3 settimana e ieri sera non ne ero convinto: ho riguardato quindi il calendario ed è proprio così.
Mi sembra che sia passato più di 1 mese e allora il tempo perchè sembra così lungo? Perchè è intenso, ricco, fatto di alti e bassi, di invidia, perchè quella ragazza (in senso bonario e anonimo) ha risposto in un attimo oppure di relax perchè ho afferrato il concetto. Questi sono i corsi e se l’insegnante usa l’espressione per gratificarti, ma era anche peggio se parlava, noi facciamo prevalere nel momento la competizione, poi baci e abbracci e qualche lacrima!
Ormai la prossima settimana abbiamo le prime prove, dette verifiche intermedie, un pre-esame per il 1 livello.
Se ascolto i colleghi vai subito a prendere le gocce! ma suvvia rilassiamoci qui è probabile che rischi pure l’Ente perchè…
Perchè se vien male vuol dire che anche la progettazione didattica non è stata all’altezza.
Siamo disoccupati o lavoranti occasionali e sicuramente la qualifica che si otterrà, ho l’impressione che non abbia alcun riscontro nella volontà di qualche istituzione (pubblica ed anche privata) di offrirti un lavoretto.
Lo chiamo lavoretto perchè il sordo viene visto meno grave del cieco, non so se avete la stessa impressione, poi la LIS ha 25 anni, è ancora instabile, ci sono termini non codificabili e i segni non possono essere altro dalla mimica,dall’ emozione , dalla volontà di comunicazione in qualsiasi modo con il sordo.
Credo che in primis necessiti questa voglia di comprendere una persona che spesso viene emarginata e quindi si racchiude nel suo circolo (ma se vogliamo l’integrazione dobbiamo capirci e magari controbattere).
Tanti modi ci sono per farsi capire, fino all’essere disperati (ho sete, fame, freddo..) e la LIS studiata da entrambi (sordi e non), sopratutto in giovane età consente di pretendere a tutti, doveri e diritti.
E’ comparso per la seconda volta il docente che non è muto. Un personaggio totalmente diverso sia con il modo di apparire sia di insegnare. Per un tradizionalista come me, tendente a giudicare l’estrosità, è giunto il momento di scavare dentro.
Su di me nascono delle liberazioni mimiche collegate alla musica, alla fiducia del gruppo, alla stima complessiva. Si balla e quindi si ascoltano suoni e parole che bello ma…….. alla prossima!