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Le promesse non mantenute.........(?)

Da Myfunnybonnie
E’ fin troppo facile disegnare la parabola di attore e di uomo di Mickey Rourke, apparentemente tutta tracciata all’insegna della rivolta e della ribellione. E’ facile immaginare che i semi di questo suo modo di “masticare” la vita siano stati piantati, giorno per giorno, vivendo nelle sporche strade di Liberty City: uno dei quartieri più poveri e con maggiore densità delinquenziale di Miami dove Mickey è cresciuto, anche se nato altrove ( Schenectady, New York, 1952). Quello che vorrei evidenziare qui di quella parabola, è la promessa che Mickey non ha mantenuto! La promessa di cui parlo , è quella fatta in ognuno dei fotogrammi in bianco e nero di “Rumble Fish” , il meraviglioso film di F.F. Coppola girato nell’ormai lontano 1983 : diventare un grande attore. Si, un grande attore, dotato di tutta quella magia, di tutto quel carisma che, malgrado fosse di fatto ancora un “quasi” esordiente, aveva comunque già espresso nel corso di quel film consentendogli di mettersi in evidenza pur se contornato da attori del calibro di Dennis Hopper, Tom Waits, Laurence Fishburne e prescindendo dagli altrettanto esordienti e talentuosi Matt Dillon e Nicolas Cage.
LE PROMESSE NON MANTENUTE.........(?)
LE PROMESSE NON MANTENUTE.........(?)
Il ruolo di “ Motorcycle Boy” era perfetto per lui con quel volto ancora morbido e segnato dal sottile sorriso di chi “ ha già capito il mondo” e dallo sguardo ispirato. Quella sua costante presenza /assenza rispetto alle evocazioni del fratello minore ( Matt Dillon) e le sue improvvise ed un po’ magiche apparizioni in moto lungo tutto il film, gli avevano subito assegnato l’aura del mito sia nel film che al di fuori di esso.
LE PROMESSE NON MANTENUTE.........(?)
LE PROMESSE NON MANTENUTE.........(?)
Ma Mickey non era né saggio né ispirato e dopo quella bellissima prova con Coppola, una serie di ruoli banali in film patinati e melensi, ne hanno fatto un sex symbol degli anni ‘80 ma al contempo un uomo insoddisfatto di sé e quasi autodistruttivo.
«…lavorare con Mickey è un incubo. È davvero pericoloso sul set perché non sai mai quello che sta per fare» disse Alan Parker che lo diresse in “Angel Heart” nel 1987 segnando per sempre la sua carriera mentre la sua immagine veniva progressivamente offuscata da una serie di gossip riguardanti il suo abituale uso di droghe pesanti e frequentazioni poco apprezzate dalla bigotta e puritana opinione pubblica americana .
In quel periodo venne fotografato spessissimo in compagnia di membri di gang di motociclisti o star dell'hip-hop come Tupac Shakur. Si dice che abbia avuto anche contatti con individui legati all'associazione criminale di John Gotti.
Rourke nel personaggio di Henry Chinasky in “ Barfly” (1987) di B. Schroeder con la sceneggiatura di Charles Bukowski
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Nel 1991 è Harley Davidson in “Harley Davidson and the Marlboro Man”, che ha come coprotagonista la star della serie TV Miami Vice Don Johnson. Un successo prevedibile al botteghino americano ma ancora una volta un film sciappo e banale.
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In quell’anno (il 1991) la svolta. Rourke decise che «doveva tornare a boxare» perché sentiva che «era sulla via dell'autodistruzione... e che non sentiva rispetto di se stesso come attore». Rourke riscoprì una sua passione giovanile e divenne pugile professionista Non riuscì tuttavia a raggiungere una caratura sportiva di livello nazionale e il suo ritorno alla boxe venne considerato ben presto un fenomeno pubblicitario per ravvivare la sua immagine spenta di attore. In quel periodo poi subì numerosi infortuni : naso rotto, denti spezzati, costole incrinate, lingua tagliata, e la compressione dello zigomo. Bisognerà aspettare il 2005 perché in “Sin City” di Robert Rodriguez il film ispirato ai comix di Frank Miller, ci venga restituito il suo volto ferito nel ruolo dell’ energumeno Marv nell’episodio “Un duro addio
LE PROMESSE NON MANTENUTE.........(?)
LE PROMESSE NON MANTENUTE.........(?)
Il definitivo ritorno alla ribalta avvenne con l'interpretazione del film “The Wrestler”, pellicola che si è aggiudicata il Leone d'oro alla 65ª Mostra del Cinema di Venezia anche e soprattutto grazie alla sua interpretazione riconducibile a quella fisicità che è ormai il suo “marchio di fabbrica” e a quel suo volto reso ormai quasi “felino” dalle innumerevoli operazioni di plastica subite.
LE PROMESSE NON MANTENUTE.........(?)
Grazie a questa interpretazione a gennaio del 2009 si aggiudicò il suo primo Golden Globe e il prestigioso Indipendent Spirit Award.
Attualmente è in lizza con Jeff Bridges per il ruolo di Sonny Barger, il fondatore dell’Hell’s Angels Motorcycle Club, in relazione al progetto di Tony Scott ( fratello di Ridley ) di girare il film “Hell’s Angels” tratto dal libro scritto dallo stesso Barger e di cui ha venduto i diritti alla Fox una decina d’anni fa.
Sonny Barger in un famosissimo scatto di Bill Ray

LE PROMESSE NON MANTENUTE.........(?)
Forse la sua vicenda non é finita e altre occasioni per mantenere quella promessa fatta 30 anni fa ci potranno essere ancora . In fondo, a ben vedere, è quello che speriamo tutti in cuor nostro perché se è vero che Mickey un grande attore non lo è (ancora) diventato è però riuscito a mostrarci con le sue mille esperienze contradditorie che gli uomini , come i gatti, hanno più di una vita e che è possibile viverle tutte con intensità e passione.
Che sia questo il suo modo di adempiere a quella promessa?

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