La protesta a Roma, 13 novembre 2015 (ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)
Stamattina in una trentina di città italiane si sono tenuti scioperi e diverse manifestazioni di studenti e insegnati per protestare contro la riforma scolastica “La buona scuola” approvata dal governo a luglio. Gli scioperi del personale docente e non docente e le manifestazioni sono stati organizzati dai sindacati “di sinistra”, cioè Cobas, Unicobas, Anief e Cub. I cortei più grossi sono stati organizzati a Milano, Roma, Napoli e Torino.
A Milano un pezzo del corteo – a cui hanno partecipato circa quattromila persone – si è scontrato con la polizia, che ha anche caricato alcuni manifestanti. Secondo il Corriere della Sera negli scontri sono rimasti leggermente feriti due manifestanti. La Stampa ha scritto che a Napoli alcuni scontri fra polizia e manifestanti hanno causato sette feriti, fra cui quattro poliziotti e tre ragazzi. A Roma il corteo organizzato dagli insegnanti e quello organizzato dagli studenti si sono uniti in un’unica manifestazione che è passata sia per la sede del ministero dell’Istruzione sia a Montecitorio, la sede della Camera. Ai due cortei hanno partecipato in totale circa tremila persone. A Torino al corteo di protesta hanno partecipato diverse centinaia di persone, alcune delle quali hanno vandalizzato una banca. Sempre a Torino un manifestante ha anche dato fuoco a una bandiera del Partito Democratico.
Non ci sono stime ufficiali sull’adesione a scioperi e manifestazioni degli insegnanti, ma i giornali italiano hanno scritto di diversi disagi per gli studenti.
Inizia a prendere forma lo spezzone #StopWarNotPeople basta finanziare le guerre vogliamo soldi per la scuola pic.twitter.com/Wx9dVEFowx— ccs_milano (@CCSMILANO) 13 Novembre 2015
Fonte: Il Post