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Le quattro volte

Da Matras

Esiste un tipo di cinema capace di mettere in contatto l’uomo con la natura, dove lo schermo non è più un punto d’arrivo ma è uno spazio aperto al pensiero di chi osserva.

È questa una possibilità che il cinema ha offerto fin dalle sue origini e che oggi, dopo oltre un secolo di storia, si tramanda nel lavoro di registi come Michelangelo Frammartino.

Le quattro volte è un film che ci fa tornare bambini, quando ancora non sapevamo parlare e con lo sguardo scoprivamo il mondo nelle sue manifestazioni più semplici.

Qui il mondo è un paesino su un promontorio, avvolto dalla vegetazione, abitato da poche persone e dagli animali, dove uomo, capra, albero e carbone sono i protagonisti dei quattro episodi che seguono il ciclo delle stagioni.

In un continuo fluire che ne incrocia i destini, assistiamo agli ultimi giorni di vita di un vecchio pastore, alla nascita di una capretta e al suo smarrimento nel bosco, allo sradicamento di un albero usato dagli abitanti del paese per celebrare una festa tradizionale ed infine al suo utilizzo nella preparazione del carbone.

Umano, animale, vegetale e minerale compongono un unico grande corpo che è la Natura, dove morte vuol dire passaggio e movimento.

Il luogo in cui sono state fatte le riprese è Serra San Bruno, un paese di poco più di 7000 abitanti nel cuore della Calabria, ma la sua identità non viene svelata così come non è connotato nulla che non sia essenziale e necessario.

Il paese diventa un luogo dal quale sentiamo di provenire ma che abbiamo dimenticato, nascosto nell’inconscio del vivere moderno le cui immagini, la loro semplice e schietta magia, come la nascita di una capretta, ci stupiscono risvegliando la nostra coscienza.

Il lungo lavoro di documentazione che ha permesso di cogliere accadimenti speciali ed una presa diretta attentissima, che fa sentire la voce degli uomini come uno dei tanti suoni che si confondono tra gli altri, ci immergono in una visione pensante che ci fa conoscere e riconoscere.

Presentato a Cannes, dove ha vinto il premio Europa Cinemas Label, Le quattro volte (secondo film di Frammartino dopo il suo esordio sei anni fa con Il dono)si è dimostrato uno tra i migliori e più apprezzati film italiani dell’anno.


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