Uno shoot'em up classico con qualche difetto di troppo
Progettato dal team indie argentino OPQAM, Project Root è stato favorito da un iter favorevole: dalla nascita su Kickstarter fino all'arrivo su molteplici piattaforme, PC e console. Il gioco rimane il medesimo, uno sparatutto vecchio stile con visuale dall'alto, ma con un aspetto interamente poligonale che permette inquadrature isometriche. Rispetto agli shooter coreografici della vecchia scuola giapponese, è presente un nuovo approccio open, ovviamente funzionale all'essenza semplice della produzione, con addirittura un accenno di storia, narrata attraverso dialoghi testuali che è possibile leggere nel bel mezzo dell'azione. Purtroppo tali dialoghi rappresentano anche uno dei problemi maggiori di Project Root, ma andiamo con ordine.
Tra passato e futuro
La storia ci vede alla guida di una avveniristica navetta, nei panni di un eroico pilota desideroso di mostrare le abilità acquisite durante il training militare. Costantemente affiancato da una partner, il protagonista ingaggia una sanguinaria battaglia contro una misteriosa corporazione, leader nella distribuzione energetica nelle principali città nel mondo. L'ambientazione futuristica è senza particolari guizzi artistici, con un design classico che rimanda alle vecchie produzioni Amiga e 16-bit. L'aspetto moderno è ovviamente conferito dal motore interamente poligonale, che investe larga parte delle risorse per rendere una sensazione pseudo-3D e accontentare le esigenze del gameplay, che si sviluppa anche in profondità.
Ti spezzo in due
Project Root è un titolo impegnativo, pensato per mettere a dura prova i nostri riflessi e abilità, per far questo OPQAM ha schiacciato l'acceleratore a velocità preoccupanti, rendendo la nostra navetta, almeno inizialmente, inadeguata a contenere gli attacchi nemici. I livelli sono particolarmente affollati, sia in cielo che in terra, con un elevato numero di navette, cingolati e torrette in grado di sputarci addosso un preoccupante volume di fuoco. I proiettili si sprecano sullo schermo, spesso confondendosi coi nostri, rendendo sostanzialmente impossibile evitarli in determinati frangenti e gravando pericolosamente sui nostri scudi.
twittalo! Project Root arricchisce lo spirito dello sparatutto classico con accenni di open world
Percorso in salita
I problemi sopra esposti non trovano certo un alleato nell'aspetto tecnico, che purtroppo denuncia le origini indie del progetto. Il motore grafico è pulito grazie alla risoluzione 1080p e l'utilizzo di sessanta fotogrammi al secondo, ma il frame rate risulta soggetto a pesanti rallentamenti in occasione della fasi più affollate e delle grosse esplosioni. Davvero pessimo l'accompagnamento sonoro, limitato a qualche brano poco coinvolgente e ispirato. Il titolo soffre inoltre di diversi glitch grafici, come navette che si incastrano nello scenario, un'eventualità che riguarda anche il nostro pilota e che si traduce quasi sempre in situazioni drammatiche che porteranno all'esito che ormai dovreste aver capito nel corso di questa recensione: ricominciare il livello dall'inizio. Un altro problema, come già accennato prima, è rappresentato dalla ridotta grandezza dei testi per i dialoghi, relegati nell'angolo basso destro dello schermo, risultano quasi illeggibili quanto importanti per la comprensione degli obiettivi assegnati dalla nostra assistente, rischiando di esporci fatalmente - nel disperato tentativo di leggerli - al fuoco avversario. La perseveranza come spesso accade aiuta, una volta abbattuto il boss di fine livello, sempre piuttosto spettacolare, si ha la possibilità di effettuare un upgrade della nave, grazie ai punti esperienza conquistati. I livelli possono essere ripetuti più volte, con tre diversi gradi di difficoltà, in modo di accumulare punti e migliorare ulteriormente le risorse. Completamente assenti le modalità online.
Project Root - Trailer di lancio
Pro
- 1080p e 60 fotogrammi al secondo
- Interessante struttura open
- Alcune idee apprezzabili
Contro
- Bug e rallentamenti
- Musiche pessime
- Frustrante e mal bilanciato