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"Le regalo un sorriso!" Del perchè odio un po' il Natale

Da Mammajewel @mammajewel
L'ho detto: il Natale lo odio anche un po'.
Intendiamoci mi piace l'albero, mi piacciono le lucine e tutte le buone intenzioni che ci sono dietro.
Non mi spiego però perchè la gente impazzisca a Natale.
C'è questa frenesia che fa diventare un regalo una questione di vita o di morte! (me l'hanno detto non me lo sto inventando)  ed io sono una di quelle che a Natale ha sempre lavorato in posti super affollati.
Ritorniamo al punto di partenza.
Quando ero all'università per guadagnare qualcosina facevo la promoter.
Avete presente quelle povere rompicoglioni che al supermercato cercano di vendervi qualcosa millantando improbabili sconti e proponendovi un regalo super se acquistate il loro prodotto?
Ecco io ero una di loro.
Ero anche brava.
Portavo a casa improbabili risultati per prodotti che non avreste mai acquistato semplicemente perchè:
-non erano mai in offerta,
-non c'era nessun gadget in omaggio,
-non avevano neanche la confezione regalo,
-non erano marchi conosciuti perchè non pubblicizzati.
Vedevo tipo un limoncello che si chiamava "Cara Maria" (il nome è di fantasia) e di fronte a me c'erano i box con i liquori più ambiti/conosciuti/pubblicizzati e con buoni sconti da 5/6€ più il Babbo Natale Coca-Cola  (cariiiiiino il Babbo Natale Coca cola me lo ricordo ancora)
Loro, le altre promoter, neanche parlavano e in mezz'ora avevano i bancali vuoti.
Io dovevo sgolarmi e se stavo un attimo zitta neanche mi vedevano (addirittura un signore mi è passato sui piedi con il carrello pieno e un altro pretendeva che aprissi la scatola per fargli provare il limoncello).
Così all'ennesimo: "Signorina ma Lei cosa mi regala?"
Me ne sono uscita con un "Le regalo un sorriso, cosa può desiderare di più?"
A fine serata avevo venduto tutto il mio limoncello Cara Maria e tutte le confezioni di babà al limoncello (che sono una cosa che non regalerei neanche al mio peggior nemico), avevo i piedi massacrati dalle ruote dei carrelli ed avevo fatto un corso accellerato di mimetizzazione tra gli scaffali per evitare che qualcuno mi trascinasse via con sè rischiando di finire impacchettata sotto un albero di Natale

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