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Le regine della Repubblica

Creato il 01 marzo 2011 da Antonio_montanari

Chi ha pronunciato le tre frasi che seguono? "No, non mi sento uno sconfitto. Mi sento in battaglia, fermamente intenzionato a combattere..."; "Non ho nessun potere, sono come la regina Elisabetta"; "Ieri mi ha chiamato persino Obama, che in politica estera è un principiante, è un ragazzo".
Piccolo sondaggio telefonico tra amici. Chi è stato chiamato da Obama? Risposta unanime: soltanto una signora tedesca dura come la cancelliera Merkel può aver pronunciato così arroganti parole. Chi non si sente sconfitto? Troppo facile, altra risposta fissa: il leader libico Gheddafi. Ed infine, chi si paragona alla regina d'Inghilterra sentendosi senza alcun potere? Una bella risata ha preceduto la certezza comune a tutti gli interlocutori: non può essere che il presidente del Consiglio italiano.
Le risposte raccolte nel sondaggio sono completamente sbagliate. Neppure una ha fatto centro. Chi si sente in battaglia, non è Gheddafi, ma il presidente della Camera italiana Fini. Il quale, rinnovando dal settimanale "L'espresso" la sua sfida politica a Berlusconi, ha confidato di giocarsi tutto. Silvio, ha aggiunto, è l'opposto dei princìpi liberali che predica, e non tollera alcun tipo di dissenso.
Prevedo l'obiezione: le risposte del sondaggio non sono sbagliate perché, secondo Fini, Berlusconi è un tipo come Gheddafi. Ed infatti come il capo libico, anche il nostro premier (28.02) vorrebbe una Costituzione su misura: quella attuale priva "il presidente del Consiglio di ogni potere". Se una legge del governo "per caso al capo dello Stato non piace", essa ritorna al Parlamento; e "se non va giù ai Pm di sinistra, ricorrono alla Corte costituzionale che la abroga".
Berlusconi (25.02) è invece quello che considera Obama "un principiante, un ragazzo", incapace di avere idee chiare sulle questioni estere che invece a lui sono molto chiare perché ha preso lezioni private dalla "nipote di Mubarak", che poveretto proprio per questo fatto è stato cacciato di casa.
E sapete perché ha preso lezioni private dalla "nipote di Mubarak"? Andato in Egitto aveva detto dello "zio" di lei, come testimoniano i telegiornali, che Mubarak era al governo da 30 anni e gli avrebbe dovuto spiegare come aveva fatto a durare tanto. Grazie a quelle lezioni, il nostro premier avrebbe voluto trovare la strada per avere più potere, dato che oggi da noi comanda l'opposizione che gli impedisce di governare. Ma il paragone con la regina Elisabetta (24.02) è soltanto di Gheddafi. [1030]

Antonio Montanari
(c) RIPRODUZIONE RISERVATA

il Ponte, Rimini, 06.03.2011


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