Un decalogo da seguire quando in TV si parla di sessualità: lo promuove la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) che propone di utilizzare i programmi più seguiti dai ragazzi per educarli a comportamenti responsabili. Parlare al “Grande fratello” di scelte consapevoli? Spiegare in “Un posto al sole” come proteggersi dai rischi? Non è una provocazione, ma quanto suggeriscono autorevoli ricerche internazionali che dimostrano come per gli adolescenti sia più facile recepire questi messaggi quando a pronunciarli sono persone con cui si identificano. I protagonisti di un telefilm, i concorrenti di un reality o i giovani talenti dei più seguiti show degli ultimi anni. E la SIGO, con il proprio progetto educazionale “Scegli Tu”, ha proposto 10 regole da condividere con autori e conduttori per utilizzare i vari format come veicolo di informazioni certificate. Se i grandi network sposeranno il progetto, l’Italia diventerà il primo Paese a dotarsi di un “codice di autoregolamentazione” su questi temi. “Il meccanismo dell’immedesimazione vale purtroppo anche all’inverso - spiega il Prof. Giorgio Vittori, presidente SIGO - se la sessualità viene affrontata in maniera superficiale o impropria si rischia di contribuire alla disinformazione dei nostri giovani. E oggi ce n’è tanta: il 37% delle adolescenti la “prima volta” non utilizza nessuna protezione (17%) o solo il coito interrotto (20%) e solo una su 5 si confronta con il medico in merito all'informazione sulla salute riproduttiva e la pianificazione familiare. Qualche tentativo di inserire messaggi educazionali in programmi “cult” si è già visto anche nella nostra TV, ma non sui temi della salute sessuale”. Il decalogo indica di cogliere ogni occasione, sia con gli autori che nelle dirette, per spiegare che ciascuno dei due partner deve fare la propria parte, per informare sui duplici rischi di un rapporto non protetto (gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili) e per sfatare luoghi comuni e convinzioni errate, come quella sull’efficacia del coito interrotto. I ginecologi si rendono disponibili a incontri per condividere i modelli con chi sta dietro le quinte e i presentatori “anche se è evidente che noi restiamo la figura di riferimento per quanto attiene la salute sessuale - aggiunge Vittori. Le informazioni reperite da altre fonti vanno sempre verificate con l’esperto”. I primi esempi di utilizzo delle fiction per la pianificazione familiare risalgono agli anni ’70, in Messico, con la soap-opera "Acompañame": dopo il primo anno di trasmissione, si registrò un incremento del 33% dell'affluenza ai consultori e le vendite di preservativi aumentarono del 23%. Le lacune sono ancora evidenti, se si conta che nel 2006 in Italia vi sono stati 9.525 gravidanze e 4.150 aborti nelle under 19. La SIGO, con il progetto “Scegli Tu” promuove da anni un’informazione mirata alle giovanissime su questi temi, a 360°, con un sito internet www.sceglitu.it, il numero verde della contraccezione 800.555.323, un “Osservatorio sulle abitudini sessuali”, opuscoli, agende, video su youtube e, più in generale, una costante sensibilizzazione di professionisti e Istituzioni per una diversa considerazione della salute della donna.
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Un decalogo da seguire quando in TV si parla di sessualità: lo promuove la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) che propone di utilizzare i programmi più seguiti dai ragazzi per educarli a comportamenti responsabili. Parlare al “Grande fratello” di scelte consapevoli? Spiegare in “Un posto al sole” come proteggersi dai rischi? Non è una provocazione, ma quanto suggeriscono autorevoli ricerche internazionali che dimostrano come per gli adolescenti sia più facile recepire questi messaggi quando a pronunciarli sono persone con cui si identificano. I protagonisti di un telefilm, i concorrenti di un reality o i giovani talenti dei più seguiti show degli ultimi anni. E la SIGO, con il proprio progetto educazionale “Scegli Tu”, ha proposto 10 regole da condividere con autori e conduttori per utilizzare i vari format come veicolo di informazioni certificate. Se i grandi network sposeranno il progetto, l’Italia diventerà il primo Paese a dotarsi di un “codice di autoregolamentazione” su questi temi. “Il meccanismo dell’immedesimazione vale purtroppo anche all’inverso - spiega il Prof. Giorgio Vittori, presidente SIGO - se la sessualità viene affrontata in maniera superficiale o impropria si rischia di contribuire alla disinformazione dei nostri giovani. E oggi ce n’è tanta: il 37% delle adolescenti la “prima volta” non utilizza nessuna protezione (17%) o solo il coito interrotto (20%) e solo una su 5 si confronta con il medico in merito all'informazione sulla salute riproduttiva e la pianificazione familiare. Qualche tentativo di inserire messaggi educazionali in programmi “cult” si è già visto anche nella nostra TV, ma non sui temi della salute sessuale”. Il decalogo indica di cogliere ogni occasione, sia con gli autori che nelle dirette, per spiegare che ciascuno dei due partner deve fare la propria parte, per informare sui duplici rischi di un rapporto non protetto (gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili) e per sfatare luoghi comuni e convinzioni errate, come quella sull’efficacia del coito interrotto. I ginecologi si rendono disponibili a incontri per condividere i modelli con chi sta dietro le quinte e i presentatori “anche se è evidente che noi restiamo la figura di riferimento per quanto attiene la salute sessuale - aggiunge Vittori. Le informazioni reperite da altre fonti vanno sempre verificate con l’esperto”. I primi esempi di utilizzo delle fiction per la pianificazione familiare risalgono agli anni ’70, in Messico, con la soap-opera "Acompañame": dopo il primo anno di trasmissione, si registrò un incremento del 33% dell'affluenza ai consultori e le vendite di preservativi aumentarono del 23%. Le lacune sono ancora evidenti, se si conta che nel 2006 in Italia vi sono stati 9.525 gravidanze e 4.150 aborti nelle under 19. La SIGO, con il progetto “Scegli Tu” promuove da anni un’informazione mirata alle giovanissime su questi temi, a 360°, con un sito internet www.sceglitu.it, il numero verde della contraccezione 800.555.323, un “Osservatorio sulle abitudini sessuali”, opuscoli, agende, video su youtube e, più in generale, una costante sensibilizzazione di professionisti e Istituzioni per una diversa considerazione della salute della donna.
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