Ricordando i 3 consigli per scrivere meglio di David Foster Wallace, oggi vi propongo delle brevi introduzioni ai corsi di letteratura che lo scrittore americano, come alcuni di voi sapranno, ha tenuto per diversi anni all'Illinois State University e al Pomona College. Questi testi presentano alcune delle tematiche da svilupparsi nel corso e ciò che il professore richiede ai propri alunni in termini di abilità nella scrittura. Rivelano quindi un interessante lato del carattere dell'uomo, da questo punto di vista poco esplorato.David Foster Wallace emerge come un docente esigente, perfezionista; tuttavia attento allo sviluppo di un proficuo scambio di idee all'interno della propria classe. Incoraggia il confronto e invita tutti a chiedere e chiarire i propri dubbi seguendo un dibattito equilibrato e costruttivo. Inoltre, il professor Wallace, ritiene necessaria la correttezza grammaticale, sintattica e lessicale al fine del voto complessivo. Invita pertanto i frequentanti del corso ad un' attenta rilettura del proprio elaborato. In un intervista con Leonard Leopate del Marzo 1996, aveva rivelato di essere considerato un "Grammar Nazi" dai propri studenti. E probabilmente era vero.Qui di seguito gli estratti, risalenti rispettivamente al 1989, al 1994 e al 2005:
30 marzo 1989Come dirà nell'intervista in cui spiega le virtù di un buon saggio argomentativo, Wallace sostiene l'importanza di possedere una valida argomentazione a sostegno della propria tesi e di servirsi di tutti gli strumenti atti a convincere chi legge:
La vostra prova scritta deve presentare una tesi. Una tesi è un’affermazione che fate voi. La vostra prova consiste nel dichiarare, spiegare e sostenere adeguatamente la vostra tesi che, oltretutto, deve risultare interessante. Affermare per esempio che il tema centrale di Una vera bambola di Homes è «che il sesso spesso è una cosa veramente strappalacrime» può non essere sbagliato, ma è talmente noioso che nessuno vorrà leggere il vostro testo e tanto meno lasciarsene persuadere. Il trucco è cercare un compromesso tra una tesi bizzarra e difficile da difendere (per esempio «Un tema centrale di Una vera bambola è che l’Antartide è una base di primaria importanza per le navicelle degli extraterrestri») e una tesi noiosa che non contiene nulla su cui discutere («Un tema centrale di Una vera bambola è che il sesso può presentare qualche aspetto conturbante»).
Esistono tre modi per sostenere una tesi e vi dovrete servire di tutti e tre. Il primo e più importante consiste nel leggere varie parti della storia e nell’interpretarle in modo tale che suffraghino la vostra tesi, dimostrando che è solida. Il secondo consiste nel dimostrare che il vostro modo di interpretare la vicenda dà senso all’intera vicenda. Il terzo è quello di anticipare le ovvie obiezioni alla vostra tesi: per esempio se io voglio dichiarare che Una vera bambola riguarda il modo col quale gli uomini trattano le donne, dovrò anticipare il fatto che il mio lettore potrà chiedersi perché, allora, nella storia la voce narrante si scopa anche Ken e perché c’è tutta quella roba su un rapporto femminile sadico tra Jennifer e Barbie, e dovrò quindi escogitare come spiegare tutto ciò.
Revisione e correzione delle prove: Fatela. Dato che il successo della vostra prova scritta dipende da come persuaderete il lettore in merito alla vostra tesi, qualora l’ortografia, la punteggiatura e altri elementi di base della vostra prova dimostreranno che non ve ne è fregato molto, allora il lettore non la troverà molto persuasiva e la qualità (e il voto) della prova ne subirà le conseguenze. Naturalmente potete farmi domande sulla grammatica e la punteggiatura — durante le ore di ricevimento in ufficio o nei colloqui — oppure rivolgervi al Learning Assistance Center al quarto piano di Stevenson. Il Lac non correggerà le prove al posto vostro, ma risponderà fino alla nausea alle vostre domande.Il corso che segue è il corso denominato 102, di analisi letteraria. Wallace proponeva un'insolita selezione di narrativa commerciale, in antitesi ai corsi standard incentrati su ben altra letteratura, per cercare, a suo giudizio, di evidenziare meglio la struttura e lo svolgimento di un romanzo di successo:
Autunno 1994 — Analisi letteraria: fiction; Finalità del corso: «Fornire la preparazione adeguata ad affrontare la lettura critica, la conoscenza delle caratteristiche formali dei romanzi e dei racconti brevi, compreso il loro sviluppo come genere»- così sostiene il Catalogo ISU (Illinois State University, ndr ).
Detto con parole meno narcotizzanti, il corso Inglese 102 è finalizzato a mostrarvi alcuni modi di leggere la prosa con maggiore profondità, a trovare spunti più interessanti su come funziona, ad avere motivazioni intelligenti e consapevoli in base alle quali amare o non amare un’opera di fiction e a scrivere — in modo chiaro, convincente, e soprattutto interessante — di ciò che avete letto.
Utilizzeremo le categorie analitiche di base, quali la trama, il personaggio, l’ambientazione, il punto di vista, il tono, il tema, il simbolo e così via, per “fare a pezzi” e analizzare i libri, più che per fare critica letteraria in senso tradizionale. Più che altro leggeremo quella che è considerata fiction commerciale o popolare, e di vario genere, compresi gialli, horror, polizieschi, western, noir e fantasy. Se il corso funzionerà come deve, arriveremo a essere in grado di individuare alcune tecniche e/o tematiche alquanto raffinate sotto la superficie di romanzi che a una rapida lettura in aereo o sotto l’ombrellone possono sembrare all’apparenza nient’altro che puro intrattenimento.
L'estratto prosegue con gli "avvisi" e le regole del corso vere e proprie. Wallace era noto per l'estrema precisione delle proprie bozze; principalmente perché considerava l'editing e la rilettura dei testi necessario per ottenere un buon lavoro. Pertanto ci tiene a sottolineare questo aspetto come discriminante ai propri studenti, assieme alle sopracitate regole di condotta nella classe:
Avviso: Non lasciate che l’apparente presumibile leggerezza delle qualità dei testi elencati vi induca a sottovalutarli e a pensare di volermi come prof che questo sarà un corso da prendere alla leggera. Questi libri “popolari” si riveleranno di gran lunga più difficili da sezionare e leggere criticamente rispetto a opere “letterarie” più tradizionali. Probabilmente, lavorerete molto più in questa classe che in qualsiasi altra classe del corso 102.
Regole del corso: 1) La frequenza è obbligatoria. L’unica giustificazione accettabile per un’assenza è per motivi di salute e sarà necessario presentare un certificato redatto da un medico autorizzato. Ogni due assenze non giustificate abbasserò di un voto intero il voto finale.
2) Tutti i compiti devono intendersi con la formula del “due per uno”: prima di presentarli sarà necessario leggerli due volte.
3) Presentarsi in classe con cinque minuti di ritardo nel giorno in cui è prevista la consegna di un compito equivarrà a consegnarlo con un giorno di ritardo. Per ogni giorno di ritardo il voto si abbasserà di una cifra.
4) Tutti i compiti dovranno essere scritti a macchina con spaziatura doppia, lasciando margini di 2,55 cm. in alto, in basso, a destra e a sinistra. Chi non seguirà queste regole si vedrà abbassare il voto di un punto per ogni errore.
5) Per correggere la vostra ortografia non vi affidate esclusivamente alla funzione di controllo del computer, giacché quella che è una parola scritta in modo sbagliato nella vostra prova può benissimo essere una parola scritta bene che non c’entra niente. E dato che la funzione di controllo del computer è completamente ottusa non lo capirà da sola.
6) Le correzioni apportate a mano a un testo dattiloscritto (cancellature, inserimenti, parole ritrascritte) sono non soltanto accettate, ma incoraggiate, in quanto di solito sono il segno di una scrupolosa rilettura e correzione. Una prova scritta quindi è meglio giusta che pulita (purché sia leggibile, naturalmente). (…)
Regole da tenere in classe:
È proibito pertanto astenersi dal formulare una domanda o esprimere un commento nel timore che sembri qualcosa di ovvio, di banale, di imperfetto o di stupido. Sono dannatamente serio quando dico che intendo creare in classe un’atmosfera nella quale chiunque si senta libero di chiedere o di parlare di qualsiasi cosa desidera. Pertanto, chiunque dovesse fare smorfie, ghignare, imitare una mitragliatrice puntata o un gesto di onanismo, ridacchiare, alzare gli occhi al cielo o ridicolizzare in qualsiasi modo possibile uno studente per aver formulato una domanda o un commento sarà ripreso una prima volta in privato e la seconda volta sarà cacciato a pedate fuori dal corso, a prescindere dalla settimana nella quale ciò avverrà. Se poi il colpevole è un maschio sono anche perfettamente in grado di trovarlo fuori dal campus e di menarlo.
In classe siete caldamente esortati a dissentire da quello che dicono gli altri e io stesso, e io stesso potrei unirmi a voi purché si mantenga sempre un rispetto assoluto l’uno nei confronti degli altri, senza mai mostrare disprezzo, maleducazione o violenza.
Statisticamente, ho assegnato i voti più alti a quegli studenti le cui letture, interpretazioni e opinioni sulla letteratura erano diverse dalle mie, a patto che detti studenti riuscissero a discuterne in modo interessante e a sostenere in modo plausibile le loro tesi. In altre parole il corso Inglese 102 non è un corso “Scopriamo-checosa-ne-pensa-il-prof-e-ripetiamoglielo-pari-pari”. Qui non si fa matematica e neppure fisica: non ci sono risposte giuste o sbagliate (anche se ci sono altre categorie per le risposte, quali interessante/sciocco, proficuo/sterile, plausibile/inammissibile).
Di seguito l'ultima descrizione; in cui riprende ancora l'importanza della correttezza in sé del testo, nonostante le idee, ed in cui si descrive come un non-professore:
Primavera 2005 Pagina Caveat Emptor: Ecco alcune delle ragioni per le quali uno studente potrebbe plausibilmente decidere di non continuare a essere iscritto a questa sezione del corso di Inglese 67.Il vostro insegnante non è uno studioso di letteratura di professione. Infatti, anche se il mio titolo qui al college mi qualifica come “Professore di inglese” non sono un professore, perché non ho un dottorato. Il vostro insegnante ha già tenuto corsi di introduzione alla letteratura, ma non per molti anni e mai in college così selettivi. Alcuni approcci potranno rivelarsi una perdita di tempo. E potranno esserci cambiamenti repentini nel piano di studi. Potrà esserci un carico di lavoro supplementare. Ripeto: potrà esserci un carico di lavoro supplementare. (…) Il vostro insegnante esige un alto livello per le prove scritte che dovrete presentare. So che molti professori all’inizio dei corsi dicono queste stesse cose sulle difficoltà che incontrerete, ma poi di fatto non applicano ciò che dicono. Io invece sì. Sentitevi liberi di controllare presso altri studenti che hanno frequentato altri corsi con me. Se volete migliorare il vostro modo di scrivere, io sono un bravo insegnante. Ma se siete abituati a buttar giù le vostre prove scritte alla vigilia della scadenza, a controllarle utilizzando la funzione di correzione automatica, a consegnarle piene di errori da liceo, e se siete abituati a vedere che i vostri professori le accettano perché “comunque le idee sono buone”, per favore sappiate che io non faccio nessuna distinzione tra la qualità delle idee di una persona e la qualità della scrittura tramite la quale esprimerete quelle stesse idee e non accetterò di conseguenza prove sciatte o testi da liceali semianalfabeti. Ripeto: non sto scherzando. Se non potrete o non vorrete dedicare il tempo e l’attenzione sufficienti alle vostre prove scritte, vi invito caldamente a lasciar perdere il corso I67-02 e a risparmiarci tutti quanti un sacco di sofferenze.Su 332 studenti che ha avuto dal 1991, il voto medio finale che il vostro insegnante ha assegnato è stato di 8.43, che è più o meno a metà strada tra un B e un B-. Non è così difficile ottenere da me un voto vicino al B.I voti vicini ad A sono riservati a chi svolge prove veramente eccezionali. Sappiate anche che i voti intorno al C non sono affatto impossibili con me.
Traduzione Anna Bissanti
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