Magazine Psicologia

Le regole del benessere 10. | Saper chiedere aiuto

Da Racheleceschin

Siamo arrivati all’ultimo appuntamento con il benessere e mi sono accorta che forse questo decalogo vi ha dato l’impressione che si possa pensare al proprio bene in modo del tutto autonomo.

Aiuto-help
Non è così. E non lo dico per scoraggiarvi o farvi sentire sempre dipendenti da qualcun altro, ma perché spesso abbiamo bisogno di aiuto ed importante, a volte vitale, imparare a chiederlo. Questa competenza è talmente fondamentale alla sopravvivenza che se notate i bambini sono dei maestri: focalizzano l’obiettivo, fanno la conta delle proprie risorse e quando non riescono da soli si guardano intorno e cercano l’adulto più disponibile e adatto per aiutarli a raggiungere il loro scopo. Questo vale sia per l’aiuto emotivo, quando sono da consolare, sia per qualcosa di pratico da realizzare. Per quale motivo gli adulti non dovrebbero usare questa competenza innata?

Faccio ancora una precisazione per non destare sospetti: non è un invito a chiedere aiuto a un professionista. Un mio carissimo professore, al quale devo molto, ci ricordava spesso una cosa importantissima: prima di tutto si può chiedere a un caro amico. Un amico è sempre meglio, anche del miglior consulente della zona. Sono tutt’ora convinta che sia davvero così.

Ma resta il fatto che la maggior parte di noi ha sotterrato quella competenza perché “chiedere aiuto è da deboli”, “io non ho bisogno di nessuno”, “cosa mi serve chiedere aiuto se tanto poi l’altro se ne va e io devo cavarmela da solo”, “chi fa da se fa per tre”.


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