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Le regole dell'Attrazione

Creato il 09 febbraio 2013 da Gloutchov
Le regole dell'Attrazione Bret Easton Ellis è solito a sorprendere con i suoi romanzi. Abile narratore, capace di rappresentare in modo vivo i caratteri e le situazioni che descrive nei suoi testi, l'autore riesce sempre a sconvolgere e ad aprire la mente anche ai più ottusi. American Psycho, forse il suo romanzo di maggior successo, a causa anche della trasposizione cinematografica che ha sbancato i botteghini in passato, è sicuramente la migliore testimonianza della crudezza e del realismo che si può trovare quando si apre un suo libro.    Le regole dell'attrazione non è da meno. Racconta le esperienze di alcuni studenti di un college americano per famiglie ricche. Una specie di "parcheggio" per ragazzi viziati dove, più che studiare, i giovani occupano il tempo in un mix adrenalinico di sesso, droga e depressioni. Molti sono i personaggi, tutti raccontano le loro giornate in prima persona, e spesso lo stesso episodio può essere visto dai differenti punti di vista, di lui, di lei e, dell'altro. Romanzo crudo, che evidenzia la mancanza di valori presente in coloro che rappresentano le future generazioni delle famiglie di potere. Ragazzi lasciati allo sbando. Bocciati agli esami di materie insulse, che cambiano facoltà ogni trimestre, che faticano a trovare una propria strada e una propria visione del futuro. Alcool, sesso e droga sono sempre compagni di questi studenti. Le istituzioni li proteggono in questo college esclusivo e, li lasciano liberi di fare ciò che più preferiscono. Sesso selvaggio, innamoramenti e delusioni. Liberi da inibizioni, tutti sperimentano anche l'insperimentabile. Tanto che alla fine i caratteri più deboli cedono e si suicidano, senza rimpianti, senza essere compianti, senza nemmeno essere ricordati. Ogni giorno prosegue col solito tran tran. Party selvaggio in una confraternita. Ricerca del partner per la sera, acquisto di alcool e di droghe varie... e, in mancanza di queste ultime, di medicinali contenenti sostanze allucinogene. Una gioventù sbandata descritta crudamente, anche quando deve affrontare i propri genitori, o i propri insegnanti e tutori. Privi di qualunque rispetto per l'autorità, fragili e al contempo onnipotenti.
Ellis, con questo romanzo, condanna ed emette sentenza. Non esprime giudizi, lascia che sia il lettore a fare da giuria. Lui espone i fatti, porta al banco gli imputati e li inchioda con l'abilità del migliore avvocato. E' schietto e tragico. Si capisce che vuole comunicare preoccupazione per il futuro ma, lo fa solo con le sensazioni che provoca in chi legge. Non esprime mai il proprio pensiero. Lui si fa giornalista d'inchiesta, intervista i ragazzi, li esamina, e riporta tutto sulla carta senza cambiare una virgola nelle loro parole. Leggendo il romanzo, ci si sente persi, ci si pone delle domande, si interroga il futuro, si spera e si perde la speranza. Bisogna essere forti per affrontare quelle pagine, crudi e... coraggiosi.

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