Pulite, lavate e deliscate le alici. Preparate la panatura unendo allo spalma- bile pane e crackers sbriciolati, le uova, il rosmarino tritato ed il sale. Ricoprite con l’impasto la parte dell’alice senza pelle e disponete in una teglia da forno unta, un filo d’olio sulle alici e cuocete a 200 gradi fino a doratura. Se preferite potete anche friggerle in abbondante olio caldo! Riducete in crema un limone intero aggiungendo 60 gr di zucchero con l’aiuto di un cutter. Cuocete la crema in un tegame unto con olio d’oliva fino a quando diventerà traslucido.
Adagiate le alici su di una tegola fatta di sfoglia (potete scegliere tra il tipo classico e quello light) su cui avrete spalmato una dose di crema di limone e servite come antipasto o come stuzzichino per un aperitivo.
Potete utilizzare gli spalmabili del vostro gusto preferito, per far aderire meglio una panatura. Spalmate leggermente l’alimento e passatelo in una abbondante miscela di pane grattato, farina di mais e farina di riso. In que- sto modo la parte secca aderisce perfettamente trattenendola durante la frittura e permette anche di non fare penetrare olio all’interno con un risul- tato di un fritto asciutto, croccante fuori e morbido dentro!
Perché la scelta del pesce con il formaggio?
Perché contengono delle molecole che per avere effetto devono agire all’unisono. Sono il calcio e la vitamina D!
E, se la vostra scelta tra gli spalmabili ed i fiocchi sarà quella con l’ag- giunta di yogurt, allora l’effetto sulla nostra salute sarà ancor più otti- male! I fermenti contenuti migliorano la flora batterica intestinale buona portando armonia nelle varie funzioni sia di assimilazione che di elimina- zione da parte del nostro corpo!
Brasate il cavolo con succo di limone, olio, due cucchiai di salsa di soia e acqua aggiunta poco alla volta solo per rendere il cavolo morbido e suc- coso. Rosolate per alcuni secondi la curcuma fresca grattugiata in olio ed aggiungetela ai fiocchi e allo spalmabile, conditi separatamente con olio e sale. Fate delle piccole quenelle o delle palline con i due composti che avranno acquisito un bellissimo colore arancio. Spolveratele con pochis- sima polvere di liquirizia. Disponetele su un leggero strato di cavolo. è un piatto che si presta ad essere gustato sia freddo che caldo.
Sembrano aromi non ben combinabili tra loro ma, vi assicuro sarà una vera rivelazione!
CUrCUMA detta anche zafferano delle Indie solo per il colore comune, o turmerico è tipica dell’Asia. Si utilizza il rizoma dal colore arancione e dal sapore e profumo molto intenso. In commercio si trova facilmente in polvere che si ricava dopo la bollitura e successiva essiccazione ed ha un sa- pore amarognolo ed un aroma leggero mentre fresca mantiene tutta la sua spiccata aromaticità. Le si attribuiscono proprietà antisettiche tanto che in India viene utilizzata per curare tagli, scottature ed abrasioni. Consiglio sempre di utilizzare le spezie fresche qualora debbano subire una bollitura per poter essere essiccate. Questo perché molte delle molecole che han- no proprietà benefiche se ne vanno con l’acqua e la polvere perderebbe così parte del vero contenuto aromatico.
LiQUiriZiA o glycyrrhizia glabra è una pianta erbacea perenne di cui si utilizzano le radici essiccate. Il suo principio attivo non la rende adatta a chi soffre di ritenzione idrica e pressione alta!
Se non trovate in commercio la polvere potete polverizzare i trochetti e non la radice che non ha lo stesso aroma e la stessa consistenza.