Le mie prime forme o simboli sacrali compaiono verso la fine degli anni 60 e i primi anni 70. Sentivo come cristiano la necessità di capire come queste forme-figure potevano incidere sulla mia interiorità, di capire meglio il significato profondo attraverso processi di riflessione ed anche per una maggiore conoscenza non solo nella ricerca artistica puramente dal linguaggio formativo-conoscitivo, ma anche qualche cosa di nuovo, di una verità forse a volte anche nascosta che per un creativo sente la necessità di andare oltre, scavare e scavare, per cercare almeno di avvicinarci ad una più vera e ampia verità.
Nei miei codici visuali ho dato quasi sempre risalto nella sacralità il “colore-forma-luce” che rappresentano simbolicamente atteggiamenti fondamentali nelle tavole vissute.
La forma essenzialmente ha rappresentato un valore intellettuale e morale, attraverso la definizione di una propria forza e l’acquisizione della chiarezza nella bellezza; che essa esprime la consapevolezza nell’uomo dell’Armonia del Cristo (parecchie opere sono state realizzate con la croce o crocifissioni).
Tutto questo è l’espressione di un gesto intellettivo che risponde alla natura stessa dell’Umanità come immagine e riflesso dell’intelligenza di Dio o del creato, inteso come unione del bello e buono. Poi il colore, ha dato come definizione concettuale una caratterizzazione di una forte capacità espressiva, simboleggiando nella sua immaterialità la realtà dell’anima con sensazioni intimistiche, emozioni, riflessioni, scavare e scoprire per avere una maggiore verità-luce sempre più vera del bello.
In riferimento alla luce (vedi opera allegata) di seguito un breve commento per una migliore lettura dell’immagine sacra dal titolo: “LA GRANDE LUCE” .
“….Dio ha dato la terra a tutto il genere umano, senza escludere nessuno. Il principio dell’uomo dovrebbe essere quello di dare un contributo attivo al bene comune dell’umanità, al lavoro libero e alla partecipazione. L’uomo di oggi ha bisogno di profonde riflessioni ed ascoltare il proprio intimo per rendersi conto cha ha bisogno di liberazione, di uscire dalla costante insoddisfazione per respirare un’aria diversa “libera, colorata e piena di luce” nella prospettiva di realizzare finalmente se stesso. Il grande sole che sorge: VITA, LUCE, COLORE E LIBERTA’ PER TUTTI GLI ESSERI UMANI - “Chi saprà guardare una grande luce si salverà”…..”
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(Incisore-pittore e già professore di
Discipline Pittoriche e di Educazione Visiva)
www.carloiacomucci.it