Le rinnovabili non bastano…

Mi è capitato di leggere ieri un articolo di Marco Ciotti sul quotidiano “Europa” in cui si fa sostanzialmente un bilancio degli anni in cui s’è spinto forte sul pedale della ‘politica energetica “verde”’. Un bilancio purtroppo assai negativo, per non dire fallimentare. Questo perché le rinnovabili, per andare avanti necessitano di incentivi; ma questi incentivi di fatto escludono investimenti nell’innovazione, senza la quale non c’è vero progresso. Cioè si punta sull’energia pulita, ma usando tecnologie vecchie e non studiandone di nuove come si dovrebbe. Risultato: l’energia prodotta con le rinnovabili è pochissima in percentuale, costa uno sproposito, drena lavoro ad altri settori e non ha ritorni. Quindi tanti Paesi che si apprestavano a spostarsi dal nucleare, per esempio, alle rinnovabili, hanno fatto marcia indietro. Bruscamente, anche. Alcuni hanno allungato la vita degli impianti che dovevano essere messi a riposo e dicono che il nucleare, che pure non è progredito come dovrebbe o potrebbe, è il futuro. Forse non è “IL futuro”. Ma certamente è “UN futuro”: quello di cui non possiamo proprio fare a meno, da qui ai prossimi 20-30 anni. Per cui accettiamolo, è meglio.