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Le risposte di Aulonia

Creato il 07 novembre 2012 da Almacattleya

Voi chiedete ed Aulonia risponde
Orlando/Marcella Andreini
Aulonia è un nome molto musicale, sei contenta di essere chiamata così? Te lo chiedo perché a me il mio non piace.
Sì, mi piace molto e concordo con te. E' molto musicale, ma ti dirò una cosa: io non so chi me l'abbia dato. E' come apparso in un sogno dicendomi "Tu sei Aulonia". In quel momento ho preso consapevolezza di me.A te quale nome piacerebbe darti? Sarebbe il tuo nome, il tuo perché te lo sei dato tu e non altri.
Mi sembra di capire che il tuo primo incontro sia stato con un fior di loto, il fiore dell'universo, quanto ti senti immersa nell'universo?
E' il mio primo ricordo, la mia prima consapevolezza come creatura: con il nome ricordo del fiore di loto. Per cosa intendi con "quanto"? Lo intendi per quantità o a che punto sono? Non saprei dirti quanto io sia immersa perché non ne conosco la fine. Ti posso dire solo questo: Sì, mi sento immersa.
Ma gli uomini da quali fili sono collegati tra di loro?
Non posso dirti di tutti gli uomini e donne, dei bambini e degli anziani perché siete davvero tanti e io non ho toccato i fili di tutti quindi ti posso fare un discorso generale. C'è una cosa però che vi accomuna: siete, ognuno al vostro modo, diversi nel bene e nel male da ogni altra specie di creatura esistente in questo mondo.Ci sono persone che hanno fili così ingarbugliati che ho anche un certo timore nel toccarli: non vorrei far loro del male. Altri fili sono ricoperti da strati duri o appiccicosi. Ogni volta che provo a lisciarli non sento il suono del filo, ma dello strato che li ricopre. Quel suono è privo di armonia, ma quella persona non se ne accorge: è talmente abituata a sentirlo che per lui o lei è il suono più bello di tutti, quello che lo rappresenta al meglio.Poi ci sono persone che hanno fili che suonano anche se non li tocco. Sono talmente rumorosi che a volte ho paura. Sono fili che parlano di tutto e che si sentono di dover parlare. Sono fili che si muovono anche e non stanno fermi un attimo. Allora io aspetto, ma quando li tocco è come se fossero morti: sono vivi solo quando suonano per conto loro.Altri fili invece sono una delizia nel toccarli: mi solleticano le dita. Altri sono freddi, altri sono caldi, altri sono grossi, altri sottili, altri risplendono mentre altri quasi cadono anche se con le dita cerco di tenere quel filo ben teso.Come puoi vedere ogni filo è diverso come ogni persona lo è. Desidero sottolineare ancora una volta una cosa: sono diversi da quelli di qualsiasi altra specie vivente di questo mondo. Non so, forse sono l'ambiente e le persone con le quali crescete che ve li modifica, ma non ti saprei dire con certezza.
Le risposte di Aulonia
Romina Tamerici:
Cara Aulonia, il tuo mondo è fatto di fili, è come una ragnatela. La ragnatela è insidiosa per ogni insetto, invece è casa e rifugio per il ragno che la crea. Io interpreto questa ragnatela un po' come la solitudine. La solitudine protegge dal mondo, a volte, ma allontana tutti, perché spaventa. Ti senti mai sola bambina-ragno? Ti va di parlarmi un po' di come stai tra i fili della tua ragnatela?Grazie mille per il tuo interessamento. Sì, a volte mi sento sola, ma non per quello che dici tu. La ragnatela nella quale vivo è un mondo che accoglie, non che isola. Io in ogni momento sono in collegamento con i fili delle altre creature. Non tutte, però perché degli alberi ancora non sono riuscita a toccare i loro fili. Perché allora mi sento sola? Non lo so. Forse fa parte del mio essere, forse mi è necessaria a volte, ma a volte la sento questa solitudine. A volte è una solitudine silenziosa quasi come se davanti a me ci fossero delle lande desolate e solo il vento riempie questo vuoto. Altre volte invece è agghiacciante come il non poter fare niente mentre vedi un'onda che ti prende e ti inghiotte. In quei momenti ho paura? Sì, ho paura, ma quando sento il cuore che palpita, sento delle presenze che mi dicono di non temere. Mi sento sola e allo stesso tempo no. Strano a dirsi, vero? Eppure a volte non mi sento così male. Anche dopo che è passato non rimango in quella solitudine. Dico: ok, è passata. Ora possiamo andare. Diciamo che per me la solitudine è una situazione passeggera. In quel momento mi sembra eterna e poi tutto ad un tratto sparisce. E' una pausa.Scusami se ho fatto un discorso così lungo. Spero tu abbia capito.
Grazie mille per le domande. E' stata anche l'occasione di affrontare diverse cose,Inoltre la questione dei fili: che fili potrebbero avere gli esseri umani? Grazie mille ad entrambe e a domani con il vero concorso.

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