Negli ultimi due articoli pubblicati sul blog ho presentato i diversi STILI DI TRADING ed i relativi time-frame (orizzonti temporali) su cui tali stili si articolano.
Per concludere il nostro discorso ciò di cui ci rimane da parlare sono la routine operativa e la frequenza di attenzione che ognuno di questi stili richiede.
Questi aspetti sono molto importanti da considerare in quanto un errore tipico che moltissime persone compiono quando si approcciano al trading o ad un corso o seminario che insegna tecniche di trading o investing in azioni, ETF, ETC, forex, opzioni o altro strumento finanziario è sottovalutare l’impatto e le necessità di quanto appreso sulla propria gestione del tempo.
Poche cose sono infatti così sicure nella vita di una persona come il fatto che, in una società frenetica come quella in cui viviamo, ci ritroveremo sistematicamente a corto di tempo libero disponibile per effettuare tutte le attività di cui ci piacerebbe occuparci. Oltretutto, parlando di trading e investing, non si tratta soltanto di avere del tempo ufficialmente libero ma di avere anche in quello stesso momento la mente sufficientemente sgombra e riposata e un minimo di silenzio attorno a sè.
Se infatti ci si può riuscire ad organizzare per la classica partita di calcetto con gli amici dalle 18 alle 20 uscendo dal lavoro (attività che impegna fisicamente ma non mentalmente sul cui fronte anzi agisce da “scarico” delle tensioni e dei pensieri accumulati durante il giorno), più complesso e meno realistico è pensare di destinare tutte le sere lo stesso intervallo di tempo al trading (che invece è un’attività che a sua volta “impegna” cervello e emozioni invece di rilassarle) , magari utilizzando il proprio collegamento internet di casa, casa in cui ad accoglierci ci sono partner, figli e altri familiari che giustamente richiedono la propria quantità di tempo e attenzione, per non parlare dell’amata poltrona che ci aspetta a braccia aperte …
Tutto questo aspetto è così vero che, nell’organizzare la mia attività di formazione nel campo del trading, ho cercato di lavorare su questo aspetto sviluppando come prima cosa (ritengo ad oggi unico in Italia) una metodica che, lungi dall’essere perfetta ed infallibile, trae tuttavia il suo meglio dall’essere ottimizzata per IMPEGNARE LA MINOR QUANTITA’ DI TEMPO POSSIBILE da parte di chi la applica.
In effetti, per chi partecipa ai miei corsi
- INVESTIRE IN AZIONI E ETF (POSITION TRADING), prossima edizione SABATO 30/10 a Reggio Emilia
- INTELLIGENZA FINANZIARIA, prossima edizione 26/27 novembre 2010 a Lugano (Canton Ticino)
- GROUP COACHING TRADING ACADEMY (corso di approfondimento online), inizio prossima edizione 11 novembre 2010
il messaggio che arriva loro forte e chiaro è che, nell’ambito dello stile di trading che decidono di utilizzare, la tipica routine da seguire deve avere questa frequenza:
- SWING TRADING – da 1 a 2 ore di tempo tutti i giorni a borsa chiusa (quindi la sera se si lavora sul mercato italiano o la mattina successiva per via del fuso orario se si lavora sul mercato USA)
- CORE TRADING – da 1 a 2 ore di tempo tutte le settimane a borsa chiusa a livello settimanale (quindi nel week-end)
- POSITION TRADING – inizialmente lo stesso tempo del core trading, una volta costruito il proprio portafoglio titoli di media meno di mezz’ora di impegno ogni fine settimana
Le attività tipiche da svolgere in questa routine sono:
- Punto dei mercati (più importante per gli stili “corti” che per quelli lunghi)
- Ricerca nuovi titoli su cui investire (questa parte di lavoro mangia molto più tempo all’inizio della propria attività e decresce sensibilmente in seguito quando si comincia ad avere il proprio portafoglio titoli già almeno parzialmente occupato o se si utilizza un software specifico per lo “stock screening” come GERONIMO TRADING MANAGER)
- Compilazione e aggiornamento delle proprie watch list
- Inserimento sul mercato degli ordini selezionati come potenziali entrate per il giorno o la settimana in questione
- Gestione delle posizioni attive in portafoglio, eventuale spostamento degli stop loss o dei take profit
- Analisi delle posizioni chiuse e compilazione del proprio trading journal (diario dell’operatività svolta)
Come si può facilmente intuire da quanto sopra, quando parlo di 1-2 ore di impegno su base giornaliera o settimanale intendo chiaramente un tempo medio che sarà probabilmente maggiore agli inizi quando non si sono ancora affinate le proprie procedure ed occorre riflettere a lungo su ogni passo da compiere e molto meno a regime quando una procedura che richiedeva magari 20-30 minuti può venir liquidata con un rapido colpo d’occhio e qualche clic del mouse.
In ultimo, mi preme ribadire ancora una volta come per guadagnare in borsa e dal trading non sia sufficiente semplicemente conoscere un pò di analisi tecnica o fondamentale nè tantomeno sia richiesto avere chissà quale “fiuto o intuito” prodigioso.
Il trading impostato professionalmente può permettere grandi guadagni e per molti decenni a chi lo pratica ma richiede know-how, metodo, esperienza e costanza e metodicità nella propria applicazione.
Alla prossima, buon trading!
Roberto Pesce
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